Mps-Mediobanca, il cda di Piazzetta Cuccia: “Da Rocca Salimbeni ops ostile. Prezzo inadeguato”

Via libera dal cda di Mediobanca al comunicato relativo all’ops su Piazzetta Cuccia da parte di Monte dei Paschi. L’offerta viene ritenuta, si legge in una nota, “ostile e non concordata con l’emittente, priva di razionale industriale e di convenienza per gli azionisti Mediobanca”. Il cda ritiene altresì “che il corrispettivo offerto da Mps sia non congruo e del tutto inadeguato”.

“Il corrispettivo – spiega Piazzetta Cuccia –  è interamente rappresentato da azioni di Mps. Pertanto, gli azionisti di Mediobanca resterebbero fortemente esposti alla performance futura delle azioni Mps, nonché all’incertezza in ordine all’effettivo raggiungimento degli obiettivi strategici di Mps, tenuto conto delle criticità sotto molteplici profili che hanno storicamente caratterizzato e caratterizzano tutt’ora Mps. Il corrispettivo risulta a sconto del 32% rispetto alla media del rapporto di scambio individuato dal Consiglio di Amministrazione di Mediobanca. Alla data del comunicato dell’emittente, lo sconto implicito nel corrispettivo rispetto alla media del rapporto di scambio individuato dal cda di Mediobanca, è pari al 32%. Si segnala inoltre che alla data del comunicato dell’emittente, lo sconto implicito nel corrispettivo rispetto al prezzo dell’azione Mediobanca è pari al 3,9%. La realtà combinata sarebbe rappresentata per il 62% dagli attuali azionisti di Mediobanca e dal 38% dagli attuali azionisti di Mps. Ne conseguirebbe lo scenario paradossale in cui gli attuali azionisti di Mediobanca verrebbero a detenere la maggioranza del capitale sociale di Mps post offerta, nonostante l’offerente abbia dichiarato, nel documento di offerta, l’intenzione di voler acquisire il controllo (anche di fatto) di Mediobanca”.

L’integrazione tra le due realtà, si legge in una nota, “comporterebbe rilevanti dissinergie, stimate dal cdadi Mediobanca per un totale di circa 460 milioni di euro in caso di fusione tra le due entità bancarie e fino a 665 milioni in assenza di fusione”.

In tale prospettiva, le sinergie stimate da Mps sono giudicate “ottimistiche e poco realistiche dal cda di Mediobanca, anche alla luce delle esperienze negative di precedenti aggregazioni tra banche commerciali e wealth manager/private bank, che hanno spesso portato a svalutazioni dell’avviamento e riduzione degli asset under management”.