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Mps-Mediobanca, Rocca Salimbeni fissa al 35% la soglia minima dell’ops

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L’ops del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca sarà valida se almeno il 35% degli azionisti di Piazzetta Cuccia deciderà di aderire. A fissare la soglia minima di adesione è Rocca Salimbeni, che parla di una condizione “non rinunciabile” nel prospetto dell’offerta.

L’obiettivo comunque resta toccare il 66,7% per realizzare maggiori sinergie. Considerata anche l’ipotesi di un’adesione oltre il 90%, che porterebbe al delisting.

Monte dei Paschi ritiene che già “l’acquisto di una partecipazione compresa tra il 35% e il 50% del capitale sociale votante di Mediobanca sia idonea a consentire all’offerente di ottenere il controllo di fatto” esercitando “un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria di Mediobanca e incidendo sul generale indirizzo della gestione”. E che anche così, con queste percentuali, le sinergie e gli obiettivi strategici dell’offerta “saranno realizzabili”, seppur in un orizzonte temporale più esteso di circa 12-18 mesi, “con almeno il raggiungimento di circa il 50% delle sinergie attese nei tre anni successivi al perfezionamento dell’offerta e prevedendone la piena attuazione nella prima parte del 2030”.

Mentre non potrà essere accelerato l’utilizzo dei crediti fiscali facendoli valere anche sul bilancio di Mediobanca. I benefici delle Dta saranno comunque conseguiti, ancorché in un arco temporale più lungo che terminerebbe nel 2036, con un utilizzo annuo medio di Dta per 300 milioni anziché per i 500 milioni previsti con il superamento del 50% di Mediobanca.

Per quanto riguarda i livelli di capitale di Mps il Cet1 ratio fully loaded, principale indicatore di solidità patrimoniale di una banca, si attesterà al 17,8% nel caso di adesione del 100% all’offerta, al 16,6% nel caso di adesione al 66,67%, al 16,2% nel caso di adesione al 50% e al 15,6% nel caso di adesione al 35%. Il prospetto specifica che il raggiungimento del 35% garantirà comunque la piena negoziabilità delle azioni MPS ricevute come contropartita (2,533 azioni MPS per ogni azione Mediobanca).

Sul fronte finanziario, l’operazione resta solida: Mps ha sottoscritto un aumento di capitale al servizio dell’ops, da 13,2 miliardi, sufficiente a coprire la totalità delle azioni offerte. Intanto ieri, le autorità hanno rimosso ogni ostacolo regolamentare: la Consob ha approvato il prospetto, mentre l’Antitrust ha concesso l’ok incondizionato, aprendo così definitivamente la porta all’avvio dell’offerta prevista dal 14 luglio all’8 settembre 2025.

Quanto al capitolo lavoratori, l’istituto di Siena assicura che “in caso di perfezionamento dell’offerta non vi saranno impatti sul capitale umano e sui siti operativi esistenti di Mps e Mediobanca”.