Concluso il processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep) da parte della Bce. Lo comunica in una nota Banca Mps, che sottolinea anche che l’istituto centrale ha indicato alla banca di mantenere il requisito patrimoniale minimo in termini di common equity tier 1 su base consolidata al 10,2% dal 1 gennaio e al 10,75% dal 31 dicembre 2016. Alla data del 30 settembre il cet1 di Mps era al 12%: il ratio è pertanto superiore a quelli richiesti tempo per tempo dalla Bce.
Restano restrizioni per i pagamenti di dividendi e distribuzioni su azioni e altri strumenti finanziari di propria emissione. A riguardo la Banca segnala che tali previsioni sono sostanzialmente analoghe a quelle contenute nella SREP Final Decision dello scorso 10 febbraio.
Mps segnala poi che la Bce ha confermato la ricorrenza dei presupposti per continuare ad esercitare i poteri di vigilanza ad essa attribuiti, finalizzati al mantenimento di standard di adeguatezza patrimoniale superiori a quelli previsti dalla disciplina prudenziale e al rafforzamento dei dispositivi, dei processi, dei meccanismi e delle strategie della Banca. La Bce chiede inoltre la prosecuzione attiva delle iniziative volte a fronteggiare le non-performing exposures (npe), insieme ad iniziative di ristrutturazione, ivi incluse operazioni di aggregazione”. In tal senso, Mps evidenzia di essere “da tempo impegnata nel ridurre la percentuale di crediti deteriorati, anche attraverso specifiche operazioni di cessione, e sta inoltre esplorando possibili ipotesi di aggregazione”. La banca centrale chiede poi il “rafforzamento delle strategie e dei processi per valutare, mantenere e distribuire capitale interno”, la “messa in atto di iniziative finalizzate a monitorare efficacemente, e a garantire su base continuativa, l’adeguatezza patrimoniale delle controllate Mps Capital Services e Mps Leasing & Factoring, nonché l’attuazione di misure correttive per il rispetto dei limiti regolamentari previsti in materia di Grandi Esposizioni”. Il Monte de Paschi dovrà infine mettere in atto “una documentata strategia su rischio di liquidità e di funding entro il 28 febbraio 2016”. Sul tema la banca segnala di aver già registrato un notevole miglioramento del profilo di liquidità e di essere impegnata a continuare lungo tale percorso nel cui ambito provvederà a fornire alla Bce le informazioni richieste. Bce ha chiesto a Mps di presentare, entro un mese dalla ricezione della decisione un ‘capital plan’ per il raggiungimento di un cet 1 ratio pari al 10,75% al 31 dicembre 2016, afferma infine la banca ricordando ancora che il cet 1 a fine settembre era del 12%.