• Economia reale: negli Usa ad ottobre stabili gli ordini di beni durevoli su base congiunturale mentre il dato depurato del settore dei trasporti, avanza dell’1,5% m/m dall’1,7% precedente. La fiducia dei consumatori continua a registrare segnali di miglioramento a novembre attestandosi a 73,7 punti, ai massimi da marzo 2008. Sul fronte consumi ad ottobre, il dato congiunturale sul reddito personale rimane invariato mentre quello sulla spesa personale flette dello 0,2% da +0,8% di settembre. Il Pil del III trimestre in seconda lettura sale del 2,7% t/t annualizzato dal 2% preliminare grazie ad un maggior contributo di scorte ed esportazioni nette a fronte di una riduzione del contributo dei consumi privati. Sul mercato del lavoro, nella scorsa settimana rallentano a 393.000 unità le richieste di sussidio di disoccupazione dalle 416.000 della settimana precedente. In Area Euro la disoccupazione di ottobre sale all’11,7% dall’11,6% di settembre; il dato preliminare sull’inflazione di novembre raffredda al 2,2% a/a dal 2,5% precedente. In Germania a novembre l’inflazione scende all’1,9% a/a rispetto al 2% di ottobre mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 6,9% come previsto. In Italia, la disoccupazione di ottobre accelera al record dell’11,1%, mentre l’inflazione di novembre rallenta al 2,5% a/a rispetto al 2,6% di ottobre. Nello stesso mese l’indice di fiducia delle imprese passa a 88,5 punti dagli 87,8 precedenti, mentre quello relativo alla fiducia economica si attesta a 76,4 punti rispetto ai 77,1 di ottobre.
• Tassi di interesse: negli Usa i tassi di mercato scendono su tutta la curva, in particolare sulla parte a lunga con lo spread 2-10 anni a 137 pb da 142. In Area Euro, tassi in calo sulla parte a lunga e poco mossi su quella a breve con lo spread in ribasso a 138 pb da 145. Lo spread Italia-Germania scende sotto i 320 pb ed il decennale italiano sotto il 4,5% ai minimi dal 2010. Sul monetario stabile l’Euribor a 3 mesi che venerdì fissava lo 0,191%.
• Valute: il cross €/$ quota in area 1,30. La moneta unica si è debolmente apprezzata nei confronti delle controparti (in particolare vs real brasiliano), grazie all’accordo sulla Grecia raggiunto in settimana. La moneta nipponica continua il suo deprezzamento vs le principali valute in attesa delle elezioni nel paese del prossimo 16 dicembre.
• Materie prime: andamento positivo per le principali materie prime, tranne poche
eccezioni come il gas naturale. In calo l’oro.
• Borse: settimana nuovamente positiva per i listini azionari mondiali su attese di una prossima risoluzione del fiscal cliff Usa. Stesso andamento per lo Stoxx600 con i diversi settori risultati quasi tutti positivi; tra i migliori il comparto auto e quello immobiliare.