Mps Weekly Economic Outlook – Lunedì 29 ottobre 2012

• Economia reale: negli Usa migliora il Pil del III trimestre che in via preliminare avanza più del previsto (del 2% t/t annualizzato dall’1,3% precedente). Buone indicazioni arrivano anche dagli ordini di beni durevoli saliti a settembre del 9,9% m/m dopo il forte calo di agosto del 13,1%. Sul mercato del lavoro calano più delle attese degli analisti le nuove richieste settimanali di sussidio di disoccupazione nella scorsa settimana a 369.000 unità. Sul mercato immobiliare a settembre le vendite di nuove case balzano (+5,7% m/m), ai massimi da aprile 2010, mentre le vendite di case in corso, si raffreddano salendo dell’8,5% a/a. Nessuna novità emerge dalla riunione della Fed che ha pubblicato un comunicato molto simile a quello di settembre. In Area Euro, giungono segnali di rallentamento ad ottobre sia dal Pmi manifatturiero (a 45,3 punti dai 46,1 di settembre) che da quello composite a 45,8 punti (da 46,1 del mese di settembre), al livello minimo da più di 3 anni. In Germania sotto le attese l’indice Ifo sulla fiducia degli imprenditori di ottobre in calo per il VI mese consecutivo (a 100 punti dai 101,4 del mese precedente); nello stesso mese il Pmi manifatturiero registra i 45,7 punti dai 47,4 di settembre. In Italia, ad ottobre migliora leggermente la fiducia dei consumatori, a 86,4 punti ai massimi da 3 mesi; ad agosto le vendite al dettaglio flettono dell’1% a/a ma meno del mese precedente (-3,2%). Il Regno Unito esce dalla recessione nel III trimestre, con il Pil salito dell’1% t/t.

• Tassi di interesse: negli Usa tassi in lieve ribasso sulla parte a lunga della curva, con lo spread 2-10 anni in calo a 145 pb. In area Euro scendono su tutta la curva i tassi tedeschi a causa delle tensioni (comunque contenute) acuite sui periferici. Gli spread di Italia e Spagna si sono allargati di circa una ventina di punti base. Sul monetario continua a flettere l’Euribor a 3 mesi che venerdì fissava lo 0,199%.

• Valute: settimana di debolezza del dollaro Usa nei confronti delle principali valute; ciononostante il cross €/$ scende intorno quota 1,29 toccando i minimi da 11 sessioni. L’euro perde terreno anche vs yen. Nuovo record dal 1993 per lo yuan cinese vs dollaro.

• Materie prime: settimana piuttosto negativa per le materie prime penalizzate dai segnali di frenata dell’economia mondiale e dalle trimestrali Usa ed asiatiche inferiori alle attese. Tra i peggiori troviamo il petrolio, il gas naturale Usa ed il cotone.

Fonte: Bloomberg

• Borse: segno rosso per le principali borse mondiali su timori di frenata dell’economia. In Europa all’’interno dell’indice Stoxx 600 i settori peggiori sono stati il telefonico, l’auto e gli energetici.