Nuova strage di pecore a Rapolano Terme, i predatori arrivano al centro abitato
Coldiretti: “L’assessore regionale scenda sul campo invece di ricevere delegazioni e fare promesse”
Nuovo attacco da parte dei predatori nella notte, questa volta ad essere colpita è stata l’azienda agricola La Pievina, a Rapolano Terme, sulla Sp 26 che di fatto è al confine tra Rapolano e Asciano.
Quando all’alba, il personale che si occupa del bestiame è arrivato sul posto di lavoro, si è trovato di fronte la scena postuma ad un attacco di predatori, con sei pecore sgozzate, di cui una mangiata quasi del tutto, e i segni evidenti di un attacco da parte di predatori avvenuto nella notte. Come se non bastasse, non ci sono boschi nelle vicinanze e i lupi sono arrivati praticamente al centro abitato, segnale di mancata sicurezza anche per l’uomo.
“Ci risiamo e ormai purtroppo non fa quasi più notizia, sembra diventata la normalità, se non fosse per il fatto che le aziende, gli allevamenti e le persone vengono messi in ginocchio economicamente – tuona il direttore Coldiretti Siena, Simone Solfanelli – . Quando la politica la smetterà di difendere i carnefici e si occuperà anche delle vittime sarà sempre troppo tardi. L’assessore Remaschi venga sul campo a vedere cosa succede ogni giorno, invece di ricevere delegazioni e fare promesse. E i grandi indignati ‘da salotto’ dove sono finiti? Quelli che difendono i lupi? Siamo di fronte, oggi, ad un’altra azienda che ha subìto danni ingenti per i capi persi, pecore da latte. Oltretutto in una zona molto trafficata e abitata. Questi predatori, proprio come i cinghiali che ormai a Siena si trovano in viale Bracci, alle Grondaie o all’Acquacalda, non hanno più paura di nulla”.
L’azienda agricola La Pievina ha un totale di circa 1500 capi divisi in tre diverse aree nella zona tra Asciano, Rapolano Terme e Serre di Rapolano, il recinto dove è avvenuto l’attacco è molto vicino ai centri abitati e per questo motivo le difese erano composte da un recinto di 1,20 metri, che i predatori hanno saltato per entrare ed aggredire le pecore.
Era in corso in questi giorni, da parte della proprietà, l’organizzazione di difese maggiori, con dei cani da guardia da dedicare ad ognuna delle tre diverse sedi dell’allevamento. Simone Valentini, responsabile amministrativo e direttore dell’azienda agricola La Pievina, ha commentato: “Abbiamo tre allevamenti di pecore, dove sono dislocati oltre 1500 capi, anche in passato c’era capitato di subire alcuni attacchi ma la cosa che ci ha stupito, e colpito, di questo episodio, è che questa volta l’attacco è avvenuto in una zona molto vicina alle porte dei centri abitati di Asciano, Serre di Rapolano e Rapolano Terme. Avevamo spostato le pecore in questi giorni su questo allevamento, per sfruttare al meglio i pascoli autunnali – ha detto ancora Valentini – e ci stavamo organizzando per aumentarne le difese, soprattutto per quanto riguarda i cani da guardia, ma non ci aspettavamo un attacco così immediato, ci ha colto di sorpresa, soprattutto perché qui siamo veramente in bocca alle abitazioni”. Sul posto, come da prassi, i veterinari della Asl per verificare le condizioni anche delle pecore ferite: alcuni capi erano riusciti a scappare ma erano stati attaccati e hanno riportato lesioni così gravi che purtroppo porteranno all’abbattimento. Arrivato subito Stefano Serafini, vicedirettore Coldiretti Siena, per assistere nelle operazioni gli imprenditori agricoli e gestire le procedure.