Economia

Nuovo direttore alla Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano

Il direttore generale uscente Fulvio Benicchi, ex direttore generale della BCC con sede a Chiusi, è andato in pensione oggi.

Il nuovo direttore generale di Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano sarà Beniamino Barbi. 

A conclusione del processo di fusione che ha portato Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco Umbro e BCC di Montepulciano a dar vita, grazie all’approvazione delle rispettive assemblee dei soci, a Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano, e giunti alle ultime battute del processo di integrazione operativa tra i due istituti, il direttore generale Fulvio Benicchi, ex direttore generale della BCC con sede a Chiusi, è andato in pensione oggi.

Il consiglio di amministrazione della BCC, guidato dal presidente Carlo Capeglioni, ha quindi assegnato l’incarico di direttore generale di Banca Valdichiana di Chiusi e Montepulciano, senza soluzione di continuità, a Beniamino Barbi, ex direttore generale della BCC di Montepulciano e attuale vice direttore generale.

Fulvio Benicchi era entrato all’allora Cassa Rurale di Chiusi nel 1973; dal 1999 direttore generale dopo Luciano Fuccelli, insieme con il presidente Pagliai aveva lavorato alla fusione con la BCC di Piazze che aveva portato, nel 1999, al nascita di Banca Valdichiana. Negli ultimi anni si era impegnato per la crescita e l’espansione della BCC nella nuova area aretina ma anche per il consolidamento nell’area di origine della Banca, insieme con il presidente Moretti.

Il nuovo direttore generale Beniamino Barbi, dopo un’esperienza di quasi 35 anni a Banca Etruria, dove era diventato responsabile retail dell’area commerciale del polo fiorentino, ha assunto nel 2006 il ruolo di direttore della Banca di Credito Cooperativo di Montepulciano. Sotto la sua guida la BCC di Montepulciano ha conosciuto uno spiccato dinamismo che ha consentito di raggiungere obiettivi particolarmente importanti, come la ragguardevole crescita del numero dei soci, del patrimonio e della rete delle filiali.

Il presidente di Banca Valdichiana Carlo Capeglioni afferma che «l’avvicendamento alla Direzione Generale non cambia né il nostro modo di esercitare il credito né la mission di banca locale, sempre attenta alle esigenze del proprio territorio ed a promuoverne lo sviluppo economico, sociale e culturale. Nel nostro lavoro porremo particolare attenzione al sostegno di tutte le iniziative migliori che le comunità sapranno esprimere; contemporaneamente non perderemo mai di vista quella gestione sana e prudente che consentirà ai soci e clienti di trovare in noi sempre un valido e sicuro punto di riferimento».

«Restano invariati gli indirizzi strategici indicati nel piano industriale – dichiara il neo dg, Beniamino Barbi – attento soprattutto a sostenere l’economia del territorio. Posso anticipare che, tra i nuovi obiettivi per il 2017, abbiamo previsto nuove erogazioni alle imprese per 70 milioni di Euro, di cui 50 milioni vanno a sostituire le rate dei mutui incassati nell’anno. Sotto il profilo organizzativo, le dimensioni della nuova banca ci consentiranno di operare con un rinnovato dinamismo per essere più vicini alle comunità di riferimento. Nel nostro scenario i direttori delle 27 filiali saranno costantemente sul territorio per conoscere le esigenze dei clienti e sviluppare le soluzioni che il contesto economico ancora non facile richiede. La terza priorità riguarda il credito che, di fronte al prolungarsi della fase critica, dovrà essere affidato analizzando le singole situazioni e con alto senso di responsabilità, nel rispetto dei risparmiatori che, con le proprie risorse, finanziano gli investimenti. La sicurezza futura della banca e la continuazione del ruolo svolto nell’interesse generale dipendono da questa attenzione. D’altra parte l’istituto nato dalla fusione tra le due BCC – conclude Barbi – presenta una solidità patrimoniale che permette di sostenere lo sviluppo del territorio e che sarà potenziata dall’ingresso nel sistema del credito cooperativo, recentemente auto-riformato con l’approvazione del Governo. La banca è dei Soci e chi la amministra ha la responsabilità di perseguire obiettivi di equilibrata e costante crescita sia patrimoniale sia economica».

Emilio Mariotti

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