“Non nascondo che rimane l’amarezza per questa trattativa. L’azienda non si è mai mostrata disponibile a fare aperture sulla decisione di chiudere la sede di Siena”. Sono parole utilizzate dal segretario generale della Fiom Cgil di Siena, Massimo Onori, relativamente alla vicenda Engineering. La trattativa si è conclusa dopo che i lavoratori hanno accettato l’ultimo piano offerto dal gruppo; la maggioranza nell’assemblea tenuta dai dipendenti è stata comunque risicata, il 56%.
La sede senese di Engineering non verrà salvata e sarà chiusa. Da settembre i 160 dipendenti senesi dovranno spostarsi o nella sede di Firenze o in quella di Arezzo. Nella trattativa, tuttavia, i dipendenti hanno ottenuto la possibilità di lavorare per quattro giorni alla settimana in smart working, con il cosiddetto “lavoro agile”. Per ogni giorno nel quale dovranno spostarsi i lavoratori otterranno per il primo anno una indennità giornaliera di 15,49 euro.
“Per il nostro territorio – aggiunge Onori – si tratta di una perdita pesante. I lavoratori hanno ottenuto la possibilità di avere a disposizione quattro giorni alla settimana di smart working, su questo abbiamo raggiunto il massimo. Terminiamo tuttavia la trattativa con l’amaro in bocca. E’ stata una trattativa molto complicata, anzi potremmo definirla una non-trattativa dato che l’azienda ha accettato di parlare solamente del tema dello smart working”.