Operazione Tls, Rossi: “FMps a sostegno della crescita del patrimonio, ora piano industriale e maggiori controlli”

Un sospiro di sollievo per Toscana Life Sciences: dopo l’accordo della Regione, la Deputazione amministratrice della Fondazione Mps ha deliberato l’usufrutto per 16 anni dell’immobile dove ora hanno sede gli uffici dell’incubatore. Un’operazione che vale più di 8 milioni di euro e servirà non solo a coprire il disavanzo di bilancio di Tls, ma darà anche respiro alla società presieduta dal presidente Fabrizio Landi.
Un aiuto determinante che risponde però a requisiti precisi, chiariti da parole che dietro un tono da “tirata d’orecchie” mette un punto importante su quella che rischiava di diventare una bufera ingestibile. Non si parla di un azzeramento della governance e quindi di commissariamento ma di fatto la “tirata di orecchie” annuncia un periodo di maggiori controlli, di un accompagnamento alle azioni dei vertici dell’azienda.

Carlo Rossi, come presidente della Fondazione Monte dei Paschi si sente più sereno alla vigilia di Natale e dopo aver chiuso l’operazione che mette in sicurezza il bilancio di Toscana Life Sciences?

“Abbiamo conferito allo scopo di aiutare Tls e dare una mano per la crescita del patrimonio, abbiamo deciso per l’usufrutto dell’immobile per 16 anni. Abbiamo chiesto a Tls in maniera puntuale che venga predisposto entro metà marzo un piano industriale che sia performante e che dia tranquillità a tutti, prima di tutto alle startup che sono incubate. E poi un rafforzamento della situazione organizzativa e dei controlli. Atto condiviso dalla governance di Tls”.

Presidente Rossi, cosa è successo per arrivare a questo?

“La governance di Tls ha cercato di predisporre tutto quello che era nelle loro di indicazioni che avevano sviluppato nella convenzione con il Biotecnopolo. Probabilmente è stato fatto il passo più lungo della gamba, mossa che ha inciso sul bilancio di quest’anno. Però chiaramente sono situazioni che vanno esaminate, per questo il sistema dei controlli deve funzionare un po’ meglio. Ed è per questo che la governance deve essere accompagnata. Adesso si fa punto e capo. Tls deve fare un suo piano che prescinderà da quello che potrebbe essere l’apporto del Biotecnopolo. Credo che di qui inizi una fase nuova. Quello del Biotecnopolo è un tema aperto, nella speranza che possa decollare e dare forza a tutto l’ecosistema delle scienze della vita”.

Punto e a capo, ha detto. Quindi la bufera si è placata appena nata, nonostante gli interventi della politica…

“Io la politica la rispetto molto. Per quanto riguarda il nostro lavoro con Fondazione Mps, c’è stata presentata una situazione – e ricordiamo che la sosteniamo dal 2005, da quando è nata, anche nei nostri anni difficili – , ci è sembrato doveroso esserci. Gli organi della Fondazione Tls ci hanno chiesto con forza e unanimità un sostegno e la Fondazione Mps c’è stata. D’altronde questa è una realtà importante del territorio. Nella polemica politica non voglio entrare”.

Lei non vuole entrarci ma il nome di Carlo Rossi in qualità di presidente Fondazione Monte dei Paschi e vice presidente di Fondazione Toscana Life Sciences, è stato tirato in ballo per un presunto conflitto di interessi…

“Dal punto di vista personale sono assolutamente sereno in merito a questo ipotetico conflitto di interesse. Io mi sono autosospeso dal cda di Tls come consigliere, quindi anche come vice presidente, a tempo indeterminato. Se e quando riterrò opportuno rientrare, lo farò. Intanto mi sembrava giusto che le scelte fossero senza la mia presenza. Io sono sereno e credo che Fondazione Mps abbia dato il suo contributo alla crescita del territorio e di questo settore in particolare”.

Si parla di un usufrutto dell’immobile per i prossimi 16 anni. In concreto questo come si traduce?

“Tls avrà l’usufrutto, il diritto reale, dell’immobile. Noi abbiamo conferito questo e ha un valore significativo: in base al valore dell’edificio è una cifra ragguardevole, superiore agli 8 milioni di euro. Tls avrà questo valore a bilancio. Questo ovviamente aiuta la patrimonializzazione ed era un intervento necessario. Noi quando abbiamo comprato l’immobile, lo abbiamo fatto per far rimanere nel territorio Tls  ma soprattutto perché qui si potesse sviluppare e lo avevamo fatto con risorse destinate alle erogazioni, quindi per quanto riguarda la Fondazione Mps non c’è nessun impatto sul patrimonio netto e nemmeno sul piano economico. L’attività di Tls potrà così proseguire e loro potranno operare in serenità”.

Katiuscia Vaselli