Inversione di tendenza per i prezzi delle materie prime trattate nelle principali borse merci italiane che, a novembre, evidenziano una crescita media dell’1,3%.E’ quanto segnala l’indice sintetico borse merci (ISB) contenuto all’interno del rapporto periodico elaborato dall’area pianificazione strategica, research & investor relations di Banca Monte dei Paschi, che analizza l’andamento delle principali borse merci italiane tra cui Firenze, Prato, Biella, Padova. Le più importanti evidenze all’interno del paniere analizzato:
AGRICOLTURA. Sostanzialmente stabile l’ISB Agricoltura (-0,1% mese su mese), al cui interno si segnala:
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Cereali.Quotazioni in discesa per il mercato cerealicolo, da segnalare in particolare l’andamento del riso che, a fronte di una offerta considerevole ed una domanda al contempo poco vivace, ritraccia rispetto al mese scorso e fa segnare una variazione negativa del 9,2% mese su mese.
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Vino e olio. Ancora in aumento le quotazioni dell’olio di tipo extra vergine I.G.P. Toscano (+1,6% mese su mese) e del vino adatto a divenire Chianti (+3,6% mese su mese). La Confederazione italiana agricoltori, in occasione del V Forum nazionale del settore vitivinicolo di Rimini, ha evidenziato l’eccellenza del settore sia per il giro d’affari annuo (circa 15,5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di indotto), sia per la qualità, con il 60% della produzione nazionale rappresentata da vini certificati. La domanda è trainata dal mercato estero: le esportazioni nella prima parte del 2011 hanno segnato un rialzo del 16% a livello tendenziale. Tali risultati hanno confermato il primato dell’Italia per quantità di vino esportato nel mondo e per la prima volta le bottiglie nazionali consumate all’estero hanno superato quelle che restano in patria.Ai paesi che tradizionalmente importano vino italiano, come Stati Uniti, Germania, Svizzera e Inghilterra, si affiancano oggi le economie emergenti. In particolare, le esportazioni verso la Cina, dopo il boom del 2010 (+145%), nella prima metà del 2011 sono già cresciute dell’85%, raddoppiando gli introiti. In ascesa anche le esportazioni verso il mercato russo (+25%). In Italia la ricerca di bottiglie di qualità va a scapito dei consumi; il consumo procapite infatti è diminuito negli ultimi quindici anni di 12 litri.
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Allevamento. Quotazioni stabili delle carni bovine e per i polli. Inversione di trend rispetto ad ottobre per i suini (+4,5% mese su mese) per la ripresa della domanda, sebbene l’andamento da inizio anno risulti negativo (-9,8%).
TESSILE.La Borsa Merci di Biella, a novembre, mostra trend in crescita per la lana (in media +5% mese su mese), mentre alla Borsa Merci di Prato si registra una flessione sia per il cotone (-2,2% mese su mese) che per la viscosa (-3% mese su mese).
Secondo i dati diffusi dall’Istat, a settembre, per le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori si raffredda l’indice del fatturato (+1,1% anno su anno, rispetto alla variazione annua di agosto +15,3% anno su anno) e risulta in lieve contrazione quello degli ordinativi (-0,3% anno su anno).
COMBUSTIBILI.I dati di novembre della Borsa Merci di Firenze mostrano andamenti in crescita rispetto al mese di ottobre. Da segnalare il trend negli ultimi undici mesi del prezzo della benzina, che è rincarata dell’11,1%, complice anche l’incremento dell’accisa. Nel decreto “Salva Italia” in vigore dal 6 dicembre 2011 sono state introdotte misure che spingono ulteriormente verso l’alto il costo del carburante. L’aumento dell’accisa sulla benzina, considerando anche l’effetto moltiplicatore dell’Iva, avrà un impatto sui prezzi al consumo di quasi 10 centesimi per la verde e di 13,6 centesimi per il gasolio. Dal gennaio 2013 è inoltre già previsto un nuovo piccolo rincaro su benzina e gasolio di 0,5 euro per mille litri.
A livello macroeconomico si segnala che l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona a novembre scende a 46,4 punti, rimanendo ai minimi dall’agosto 2009. Dall’ultimo bollettino mensile diffusi dalla Banca Centrale Europea, infine, si apprende che “i risultati delle indagini congiunturali mostrano un indebolimento dell’attività economica nel quarto trimestre dell’anno”.
Sul mercato borsistico gli ETF sulle Commodity vincono ancora il confronto con l’indice FtseMib, perdendo da inizio anno in media il 13,4% rispetto al -27,5% della Borsa di Milano.