Economia

Percorso di Educazione Finanziaria al Liceo scientifico Galileo Galilei di Siena

Da diversi anni l’Educazione Finanziaria è entrata a far parte dei curriculum scolastici di molti Paesi.

In Italia è stata riconosciuta materia didattica in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, con l’approvazione della legge Capitali n. 21/2024.

Nel percorso formativo degli studenti, conoscere il risparmio e la finanza personale, per affrontare con consapevolezza le decisioni economiche di tutte le tappe fondamentali dell’esistenza, dalla gestione della paghetta al primo lavoro, fino alla realizzazione professionale e al raggiungimento dei propri obiettivi di vita, partecipando attivamente alla vita economica del Paese, è un set di competenze di cui la scuola deve diventare attrice protagonista, data la sua cruciale funzione educativa.

Il Liceo Galileo Galilei di Siena raccoglie tale sfida in via sperimentale, mettendo a disposizione degli studenti un percorso di apprendimento extracurricolare nell’ambito del progetto educativo PNRR, curato dalla Prof.ssa Marianna D’Oria e dalla Prof.ssa Silvia Silvestri del gruppo di lavoro dedicato.

Un percorso di 30 ore che ricalca le linee guida operative del Ministero dell’Istruzione e del Merito, elaborate in collaborazione con la Banca d’Italia e la Consob, costruito per stimolare i giovani a dialogare sul tema denaro e a sviluppare conoscenze, competenze e abilità, in maniera coerente con quanto indicato dall’OCSE, a livello internazionale.

La metodologia scelta è di tipo attivo, e parte dall’apprendimento delle competenze di base, ancora da sedimentare, fino ad arrivare alla conduzione di casi pratici e alla soluzione di problemi, in modalità interattiva con giochi, situazioni concrete e contesti di apprendimento attuali, attraverso laboratori che hanno l’obiettivo di far comprendere la complessità del presente per imparare a progettare il futuro, gestendo e non subendo i diversi rischi di natura finanziaria e assicurativa.

Abbiamo chiesto al Preside Prof. Alfredo Stefanelli di darci una panoramica sull’iniziativa sperimentale, da considerare meritevole e sfidante.

Cosa pensa dell’Educazione Finanziaria a scuola, i tempi sono maturi? Si può coniugare con il curriculum scolastico?

Il progetto di Educazione Finanziaria, in questo momento, è molto importante per i giovani perché consente, tramite corsi mirati, di acquisire conoscenze, competenze e abilità in ambito economico e finanziario, preparandoli a ciò che li aspetta nel prossimo futuro: l’Università e il lavoro.

Corsi da svolgere sia nei licei, che soprattutto nell’ambito Amministrazione e Finanza, dove possono avere grande successo, perché trattano argomenti coerenti con l’Economia Aziendale.

Il Ministero ha fatto benissimo a lanciare quest’opportunità, dando a studenti e studentesse la possibilità di confrontarsi con la vita reale. Leggere e comprendere le voci di un conto corrente, ad esempio, dovrebbe essere un atto consapevole, da saper fare con cognizione. Il corso li aiuta molto in questa direzione, è utile, ha un valore.

Qual è l’obiettivo più importante che l’Educazione Finanziaria può perseguire per i giovani?

L’obiettivo più importante è renderli consapevoli e preparati a superare quei piccoli ostacoli che si potrebbero presentare post diploma o durante l’Università, perché imparano a gestire la propria vita finanziaria.

In effetti, da adulti ci troviamo ad affrontare scenari di incertezza economica, e non è detto che disponiamo sempre delle necessarie competenze perché occorre ricevere l’istruzione necessaria ad acquisirle, a partire dalla scuola; istruzione che rappresenta uno scudo di protezione a qualsiasi vulnerabilità e una leva esponenziale per sviluppare il capitale umano, risorsa fondamentale per ognuno di noi.

Occorre essere lungimiranti e costruire percorsi di Educazione Finanziaria per tutti, in modo da recuperare il divario di competenza esistente, ma, oggi, è tempo di accompagnare, senza altri ritardi, ragazzi e ragazze verso la comprensione che il denaro è un mezzo e non un fine. Uno strumento per realizzare obiettivi di vita e dare concretezza ai sogni. 

Uno strumento per costruire insieme un mondo migliore, economicamente più giusto, equo e sostenibile. 

Maria Luisa Visione

Francesco Laezza

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