Non si è fatto attendere troppo l’utilizzo della deepfake anche sul mondo istituzionale finanziario.
A comunicarlo è la Banca d’Italia che avverte sul sito della presenza in rete di videomessaggi che riproducono in maniera artificiosa immagine e voce di esponenti di autorità competenti in materia finanziaria, tra cui la Banca d’Italia, e di altri vertici istituzionali e personalità note.
La deepfake, cioè l’utilizzo di tecniche che usano l’intelligenza artificiale, modifica video e audio reali a scopo di rendere credibili falsi messaggi e potenziali truffe.
Si affaccia dunque sul web un pericolo di cui avevamo parlato che consiste nel non saper distinguere cosa è vero da ciò che è falso. In ambito finanziario lo scopo presumibile è quello di appropriarsi dei soldi di altri, ma non solo. La diffusione di notizie false alla velocità del web può diventare fonte di destabilizzazione.
Come difendersi? È buona regola non prendere tutto ciò che appare per cosa buona e giusta, e verificare.
A questo proposito, è necessario sempre controllare la fonte, come indicato dalla Banca d’Italia che precisa che i video istituzionali sono autorizzati, e pertanto, vengono regolarmente pubblicati sul sito e sui canali istituzionali ufficiali.
È buona regola anche non dare seguito a eventuali richieste di click o di collegamento, piuttosto che divulgare istantaneamente senza essere sicuri della veridicità del contenuto diffuso.
Ricordo che da luglio 2019 al 31 maggio 2024 la Consob ha oscurato ben 1094 siti web di intermediari finanziari abusivi e che tutti i provvedimenti adottati sono consultabili sul sito dell’Autorità, in modo da essere sicuri che l’operatore finanziario in cui si investe sia abilitato e autorizzato legalmente. Non farlo espone a veder volatilizzare i propri soldi senza nemmeno rendersi conto del perché e del come, dato che tutto sembra credibile quando si naviga su internet. Oltre venire in contatto con persone che operano telefonicamente avendo ideato la truffa e dando l’impressione di essere professionali e gentili.
Per salvaguardare il risparmio la verifica preventiva è necessaria. Ma è chiaro che la tecnologia e l’intelligenza artificiale sono strumenti che possono essere utilizzati per scopi buoni o cattivi.
Se ieri per capire chi siamo bastava digitare il nostro nome su Google, oggi l’IA potrebbe essere in grado di raccontare la nostra storia in pochi secondi dalle informazioni a cui ha accesso.
Attenzione anche a e-mail e messaggi che possono nascondere tentativi di phishing. Le avvertenze sono le solite: diffidare, non cliccare, non dare informazioni sensibili al telefono, non far accedere alle proprie credenziali in nessun modo e non comunicare mai password e codici di sicurezza (inviati quando si opera su propri conti correnti e investimenti).
A febbraio 2024, la Consob ha indicato in un comunicato di fare particolare attenzione a iniziative in cui operatori finanziari abusivi utilizzano indebitamente il nome e l’immagine di personaggi noti per indurre i risparmiatori a aderire a presunte proposte di investimento o all’acquisto di crypto-asset, dietro promesse di facili guadagni. Altri pericoli comunicati dalla Consob sono riferibili a sedicenti società di recupero crediti che prospettano alle vittime di operatori finanziari abusivi di poter riavere i soldi già investiti, facendo pagare ulteriori somme, senza fornire alcun servizio. Oltre a campagne pubblicitarie che fanno riferimento a notorietà di primarie società per proporre fittizi investimenti in titoli azionari delle medesime società.
Il trucco è far apparire loghi e nomi autorevoli senza essere autorizzati. Nell’immediatezza di un video magari bello e accattivante.
Diffidiamo dalle imitazioni e verifichiamo, sempre.
Se poi parliamo di denaro, ancora di più: affidarsi non può essere una decisione istintiva.
Maria Luisa Visione
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