Una guida sicura per i trader che operano su asset digitali come le criptovalute
Il Giappone per primo ha dato corso legale alle criptovalute, eseguendo controlli sulle piattaforme exchange di Bitcoin
Il Giappone è il primo paese ad aver aperto le porte alla legalizzazione delle criptovalute.
Dall’aprile del 2017 infatti i bitcoin, la moneta elettronica più conosciuta al mondo, hanno corso legale nel paese del Sol Levante.
La scelta del Giappone è supportata da un robusto schema normativo, che mette nero su bianco regole precise ponendo sotto lo stretto controllo del comparto antiriciclaggio le piattaforme exchange di Bitcoin, di fatto piattaforme di trading on line che broker e banche mettono a disposizione dei clienti/utenti per acquistare o vendere criptovalute, ma non solo.
Le piattaforme di ultima generazione offrono ai trader una guida specifica per operare online su asset digitali, grazie a strumenti quali ad esempio i contratti per differenza.
Il Giappone, a differenza di altri paesi dell’area asiatica come Vietnam e Cina, ha optato per un percorso alternativo in fatto di criptovalute scegliendo di eseguire controlli accurati, come ad esempio quelli messi a punto dall’Agenzia giapponese per i servizi finanziari, la Fsa, che all’argomento ha dedicato uno studio specifico rilevando dati, informazioni e studiando da vicino le piattaforme di crypto-trading, che svolgono attività sul territorio nazionale.
Lo studio della Fsa sulle criptovalute
Lo studio messo a punto dalla Fsa, Agenzia giapponese per i servizi finanziari, ha rilevato che nel paese operano più di 3,5 milioni di trader in valuta criptata, in percentuale si tratta del 3% della popolazione totale.
I dati sono frutto d’un attento esame che ha visto impegnate 17 borse nazionali e piattaforme di negoziazione crittografiche.
L’Agenzia fa sapere che i numeri potrebbero anche essere più elevati, e quindi ancor più consistente la presenza di trader. Lo studio infatti risulta parziale, ed è stato messo a punto considerando soltanto 17 dei 32 scambi di criptovalute in attività nel paese del Sol Levante.
Ad emergere dai dettagli dello studio sono anche le preferenze dei giapponesi in fatto di criptovalute.
Fra le valute digitali più gettonate troviamo Bitcoin, Ethereum, Ripple, Bitcoin Cash e Litecoin, di fatto le cinque crypto valute che vantano una maggiore capitalizzazione di mercato nel mondo.
Interessante anche l’età media dei trader che lo studio ha posto fra i 20 ed i 30 anni.
La Svizzera pronta a diventare cripto-nazione
L’interesse attorno alle criptomonete cresce anche nel vecchio continente.
La Svizzera si è detta pronta a trasformarsi in una cripto-nazione.
Il governo di Berna secondo quanto detto da Johann Schneider Ammann, ministro dell’economia, e riportato a chiare lettere dal Financial Times, vuole avere un «ruolo guida nel settore» e sta già lavorando alla messa a punto di un piano di regolamentazione specifico.
Tra l’altro la Svizzera è stata scelta quale quartier generale da quattro start-up su dieci per importanti raccolte fondi finalizzate alla creazione di criptovalute.
La Svizzera sembra andare decisamente contro corrente, sfidando chi nel mondo mette al bando le criptomonete.
La Confederazione elvetica offre un assist d’eccezione allo sviluppo delle nuove tecnologie, blockchain in testa, che consentono di far crescere il settore della tecno finanza, meglio conosciuta con il termine di Fintech, e delle valute digitali.
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