Economia

Pillole di business strategy: i 5 articoli che ogni AD dovrebbe aver letto

Guidare un’azienda di successo non è certo una passeggiata, anzi, per la grande quantità di oneri e compiti che comporta, talvolta sembra quasi una missione, che solo con grande determinazione, senso pratico, fiuto per gli affari e carisma si può riuscire a compiere al meglio.

Ma in realtà anche questo può non bastare, perché non bastano solo le proprie doti di leadership personali, che siano innate o siano state sviluppate in anni di gavetta, studio e pratica sul campo, ma bisogna anche saper gestire e armonizzare tutto il pacchetto azienda, che comprende al suo interno dipendenti, collaboratori, soci, azionisti, partner, concorrenti, e al tempo stesso bisogna sempre confrontarsi con le richieste e i desideri di un pubblico sempre più informato ed esigente, e di un mercato sempre più competitivo e all’avanguardia.

La giusta ispirazione

Ma come si fa a gestire al meglio il proprio ruolo di AD? Si può prendere esempio dai grandi manager internazionali, come Bob Iger, il CEO di Walt Disney, che si alza alle 4:30 ogni mattina per avere delle ore a disposizione per la cura della sua persona e per organizzarsi al meglio, oppure Oprah Winfrey, che ritiene che la meditazione sia la chiave per gestire vita privata e lavoro, tanto da aver assunto per la sua azienda degli insegnanti specializzati a disposizione dei dipendenti.

Se più della cura di voi stessi preferite curare il business aziendale, potete prendere esempio dalla strategia adottata da Pirelli: grazie alla mente imprenditoriale di Marco Tronchetti Provera, suo AD e vice presidente di Medio Banca, il Gruppo collabora con le più prestigiose Università milanesi per trovare soluzioni all’avanguardia, migliorare la qualità dei propri prodotti, depositare nuovi brevetti e incoraggiare il lavoro delle giovani menti creative, che un giorno potranno trovare nella sua azienda il giusto sbocco lavorativo.

Se un giorno quindi toccherà a voi vestire i panni degli AD di una grande azienda, oltre a prendere spunto dagli amministratori di successo che hanno portato le loro società alle stelle, vi consigliamo di leggere questi 5 articoli, che potranno ispirare il vostro lavoro e darvi degli utili suggerimenti per gestire la dinamica aziendale e per armonizzarla con la vostra vita privata.

  1. “People Before Strategy: a New Role for the CHRO”, di Ram Charan, Dominic Barton e Dennis Carey.

Le persone vengono prima del business, è il monito che i 3 autori fanno a tutti i CEO e gli AD che vogliono avere successo in questo articolo pubblicato sull’Harvard Business Review. Perché un’azienda funzioni, uno dei punti più importanti è che le persone che la compongono riescano a lavorare in maniera armonica e produttiva. Per questo diventa necessaria la figura del CHRO (Chief Human Resources Officer), ossia il Responsabile delle Risorse Umane, una figura indispensabile per il funzionamento aziendale, che ogni buon Amministrare Delegato dovrebbe valorizzare.

  1. “Why Motivating Others Starts With Using the Right Language”, di David Marquet.

Un altro articolo fondamentale per un’azienda all’avanguardia, in cui l’autore, partendo dalla sua esperienza personale, fa capire come il linguaggio utilizzato dal leader di un gruppo può contribuire a creare delle nuove dimaniche interne, favorendo la responsabilità e l’iniziativa dei singoli individui e aumentando la produttività. Utilissimo per chi vuole lavorare in un team dinamico e creativo, per non doversi accontentare di collaborare con dei meri esecutori: per capire il pensiero del capitano David Marquet e la sua teoria dell’Intent-based leadership, vi consigliamo di consultare il suo sito web o di leggere il suo libro “Turn the ship around”, per scoprire la sua incredibile storia.

  1. “5 Things You Need to Know About the Future of Work” di Richard Branson.

Chi può darvi la formula magica per essere un manager e AD di successo, se non il magnate del Virgin Group Richard Branson, che gestisce un impero di oltre 400 società operanti in diversi settori? In questo articolo spiega come essere un leader “ibrido” e come rendere grande la propria compagnia con ottimi lavoratori.

  1. “Being Experienced Doesn’t Automatically Make You a Great Mentor” di Andi Molinsky.

Studio, gavetta, esperienza, sono doti necessarie per buon manager ma a volte non sufficienti per essere anche un leader carismatico e per rappresentare un modello. Se volete guidare e incentivare il lavoro altrui, questo articolo vi spiega come utilizzare il vostro know-how e la vostra esperienza per diventare dei buoni mentori.

  1. “Put on a Happy Face. Seriously” di Nancy Rothbard.

Seriamente, un ambiente di lavoro positivo e sereno rende tutti più produttivi, favorendo la collaborazione, la comunicazione e le nuove idee. Lo sanno bene i colossi aziendali come Google, che ogni anno viene premiato come il miglior posto dove lavorare, proprio per i servizi che fornisce ai dipendenti e per il clima gioviale e rilassante dell’ambiente di lavoro. In questo articolo l’autrice incoraggia ogni manager, non solo a dare il buon esempio mettendo su una faccia felice, ma anche ad essere attento agli umori aziendali e a mettere in pratica le giuste tecniche per ristabilire serenità e produttività.

Francesco Laezza

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