Cosap azzerata e Tari rimandata per le imprese. Sono stati stabiliti dalla giunta del Comune di Poggibonsi alcuni criteri sulle tariffe per il 2020, legati alla gestione dell’emergenza Covid e conseguenti sia alle disposizioni del Governo sia a scelte già assunte dal Comune nelle settimane passate. “In particolare tre i temi su cui ci eravamo già espressi con atti formali e con impegni presi – dice il sindaco David Bussagli –. Le tariffe per i servizi di nido e infanzia, da marzo e per tutto il perdurare della sospensione, sono stati azzerati. Le famiglie quindi non pagheranno niente. Sul Cosap avevamo stabilito il posticipo della scadenza che si trasforma in un azzeramento del canone per le attività economiche, per una durata diversa in base alla tipologia. sulla scia di quanto disposto dal Governo”.
In particolare per le attività commerciali titolari di occupazione del suolo pubblico permanente per aree mercati ed esposizioni il Cosap è azzerato per i tre mesi di marzo, aprile e maggio. Per le imprese su sede fissa l’esonero dal pagamento è fino al 31 ottobre e vale anche per gli ampliamenti di suolo pubblico che saranno accordati, quando ci sono le condizioni, a tutte le attività economiche. Alla fine di giugno (come da scadenza posticipata) resta il Cosap da pagare per i privati (passi carrabili e occupazioni ordinarie). Altro tema quello della Tari il cui pagamento sarà rinviato per le utenze non domestiche. Alle utenze domestiche sarà inviato l’acconto definito sulla base alle vecchie aliquote dell’anno precedente. “In attesa che trovi una soluzione la discussione di ambito sulla Tari, la scelta è stata quella di posticipare il pagamento alle imprese – dice il sindaco – Il contesto resta di grande incertezza e dobbiamo procedere passo dopo passo con scelte in grado di tenere insieme esigenze diverse, necessità di oggi e di lungo periodo, garantire i servizi presenti e futuri, sostenere il lavoro nella ripartenza. Da qui la scelta sulla Tari e sul Cosap, su cui eravamo già intervenuti anche negli anni passati”.
“Ci sarà bisogno di grande senso di responsabilità – dice il sindaco – da parte di ognuno di noi e di una comunità come la nostra fatta di persone e imprese che hanno subito in maniera molta diversa le ripercussioni di questa crisi. Facciamo appello a questa serietà per consentire a tutti di ripartire”.
Resta invariata al 16 giugno la scadenza per il pagamento della prima rata dell’Imu, con l’eccezione degli immobili del settore turistico che sono stati esonerati dal Governo se rispettano determinate condizioni. L’Imu sarà richiesta come da normativa in vigore.