Economia

Prestiti personali: quali scegliere?

I prestiti personali rientrano nella categoria dei finanziamenti non finalizzati, vale a dire senza un preciso obbligo di destinazione; ciò li differenzia dai prestiti finalizzati che, invece, sono legati ad un preciso acquisto (si pensi ai finanziamenti per acquisto di un’auto ad esempio).
In sostanza i prestiti personali vedono la richiesta, da parte del cliente, di una certa cifra che, se concessa, potrà essere utilizzata come meglio si crede, non necessariamente per una finalità unica. I prestiti sono l’anima dell’economia di un paese: dall’andamento del settore creditizio è possibile capire se una nazione sia o memo in salute.
Ciò vale più per i prestiti rivolti alle aziende, quelli che servono a mettere in moto la produzione e quindi a creare occupazione, a produrre; tuttavia anche i prestiti personali sono fondamentali per far muovere l’economia. Vediamo come scegliere un finanziamento, quali sono gli aspetti da tenere in considerazione.

Come scegliere un prestito personale

Quali sono gli aspetti da valutare quando si procede alla scelta di un finanziamento? Di base due indici, il TAG ed il TAEN: le differenze riguardano soprattutto il costo effettivo del finanziamento visto che il TAN si riferisce al Tasso Annuo Nominale mentre il TAEG al Tasso Annuo Effettivo Globale.
Tradotto, quest’ultimo parametro è quello maggiormente importante in quanto indica il costo totale del prestito compreso anche di tutte le relative spese accessorie, mentre il TAG esprime gli interessi relativi al prestito in percentuale e su base annua.
Quali sono le tipologie di prestiti personali più richiesti? Ovviamente al primo posto ci sono i finanziamenti per i dipendenti: ciò in virtù del fatto che un prestito, per essere rimborsato, necessita di precise garanzie. Che solitamente sono supportate dalla busta paga di un lavoratore. 

Prestiti per i dipendenti

Ecco quindi che un dipendente ha maggiori possibilità di vedersi accreditare la cifra richiesta, soprattutto se inquadrato come lavoratore a tempo indeterminato (quindi fisso) ed ancor più se facente capo al settore pubblico.
Questi ultimi sono i favoriti, hanno da sempre condizioni migliori. Come si può vedere da questi prestiti Inpdap per dipendenti, gli ex Inpdap (ente ora assorbito dall’Inps) possono contare su forme di prestito di ogni importo, piccolo o grande. L’importo erogato dipende sempre dallo stipendio e dalla durata scelta ed il finanziamento può essere reso in 1, 2, 3 o 4 anni.
In sostanza condizioni molto più favorevoli per lavoratori e dipendenti del pubblico settore, visto che l’ente che eroga il prestito avrà maggiori garanzie sulla restituzione. 

Francesco Laezza

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Francesco Laezza
Tags: prestiti

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