Continua a tenere banco la questione delle materie prime sui mercati e della loro quotazione con particolare riferimento ad oro e argento. Il primo è bene rifugio per eccellenza, da sempre; l’altro è diventato ultimamente un prodotto verso il quale diversi consumatori si orientano.
Il rapporto che intercorre tra il prezzo dell’oro e quello dell’argento è ai massimi da 25 anni; ciò è dovuto soprattutto al fatto che l’oro è rimato sostanzialmente stabile mentre l’argento è calato di circa 7,5%. Un rapporto da tenere sempre a riferimento da parte di chi investe, motivo per il quale diventa fondamentale avere sempre sotto controllo la quotazione di oro e argento.
Il metallo giallo è ovviamente un bene di qualità eccelsa da sempre; nei momenti di crisi economia che si sono riscontrati nel corso della storia è spesso stato l’oro a rappresentare una ancora di salvezza per gli investitori. Non a caso anche in questo momento si parla di prezzo che viene sostenuto dai timori legati ad una guerra commerciale, viste le scintille tra Stati Uniti e Cina che stanno caratterizzando gli ultimi mesi.
L’argento da parte sua, pur essendo considerato una sorta di cugino meno nobile rispetto all’oro, è diventato anch’esso un bene rifugio visto il suo ampio utilizzo nell’industria, soprattutto in quella elettronica e nella produzione di celle fotovoltaiche sempre più di moda. In sostanza rispetto all’oro, la quotazione dell’argento subisce una duplice influenza: quella della propensione al rischio, come nel caso dell’oro; e quella legata all’andamento della congiuntura economica.
E veniamo alla domanda che a questo punto diventa preminente per il consumatore: conviene investire in oro de argento in questo momento storico? Detto dell’oro che è per antonomasia una riserva di valore e le cui quotazioni, a meno di stravolgimenti impensabili e scenari apocalittici, difficilmente possono crollare, è interessante il discorso sull’argento con uno sguardo al futuro: molti analisti indicano il 2019 come l’anno di una potenziale salita proprio dell’argento, che potrebbe guadagnare qualche piazza anche rispetto al metallo nobile per eccellenza. A soffiare su questa tendenza potrebbero essere la riscoperta della fiducia verso questo metallo e la ripresa della domanda industriale nel settore tecnologico.
Certo è che rispetto all’oro l’investimento in argento resta pur sempre un qualcosa non in grado di garantire le medesime certezze; il prezioso metallo giallo ancora oggi, malgrado qualche calo degli ultimi mesi, continua a restare un porto di approdo piuttosto sicuro per chi ha necessità di investire circoscrivendo il più possibile i rischi.
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