Chi ha una azienda purtroppo sa bene che non tutti i clienti finiscono per pagare quanto dovuto. In queste situazioni, tutt’altro che piacevoli, è importante sapere tutto ciò che riguarda il recupero crediti. Nel corso del tempo riuscire a ottenere quanto spetta può essere essenziale per la salute finanziaria della propria impresa. Un mancato guadagno può avere un peso non indifferente, e ciò aumenta per ogni fattura che non viene saldata.
Se vuoi saperne di più sul recupero crediti continua a leggere e approfondisci come funziona insieme a noi in questo articolo.
Monitoraggio e prevenzione
Per prima cosa in ogni azienda bisognerebbe tenere sotto controllo le fatture emesse e verificare che vengano ricevuti i pagamenti entro le scadenze. In questo modo si può agire il prima possibile, contattando il cliente e avvisandolo del problema. Potrebbe anche esserci stata una semplice distrazione da parte dell’amministrazione dell’altra azienda.
Si può anche parlare di “prevenzione”, ad esempio cercando di stringere degli accordi dettagliati che obbligano il cliente a pagare regolarmente. Un’altra alternativa è quella di proporre delle soluzioni flessibili per quanto riguarda i pagamenti, così da favorire il rispetto delle scadenze e degli impegni presi.
In più ti suggeriamo di valutare con attenzione l’affidabilità delle persone o delle aziende con cui si sta decidendo di lavorare, proprio per evitare in futuro problemi di questo tipo.
I primi passi da fare
Come abbiamo detto nel paragrafo precedente il primo passo da fare è quello di contattare chi deve ancora saldare il pagamento, inviando un sollecito ufficiale. Il sollecito può avvenire tramite diverse vie: va bene sia una chiamata telefonica che una email. Il nostro consiglio è quello di usare sistemi scritti, come ad esempio una email o una raccomandata, così da avere traccia delle proprie comunicazioni.
Se i debitori non sono in grado di saldare il loro pagamento sul momento si può pensare di arrivare ad un compromesso. Si parla spesso di accordi di rientro, in cui il creditore accetta un pagamento dilazionato nel tempo. Si può definire insieme un vero e proprio piano di rate, così da mettere tutto nero su bianco e organizzare nei minimi dettagli le nuove scadenze.
Cosa fare se il debitore non collabora
Purtroppo, non tutti i debitori sono pronti a collaborare. Il nostro suggerimento è quello di iniziare con un approccio professionale e conciliante, ma nel caso in cui non dovesse funzionare potrebbe essere necessario procedere attraverso altre vie.
La prima soluzione è quella di rivolgersi a delle società di recupero crediti. Sono imprese gestite da professionisti in questi settori, pronti a mettere in campo tutte le loro competenze per recuperare la somma che spetta al creditore.
L’altra opzione è probabilmente quella che impegna più risorse da parte del creditore, per questo molti scelgono di usarla come una sorta di “soluzione estrema”: parliamo dell’avvio di un’azione legale.
Ci si rivolge a chi di dovere, dimostrando il debito in atto. Saranno poi le autorità a decidere in che modo il debitore deve risarcire il creditore. Nelle situazioni peggiori potrebbe anche esserci il pignoramento dei beni.