Al via dal 1 luglio i saldi estivi, le svendite promozionali tanto attese dai consumatori dopo quelle invernali, anche se quest’anno sono accompagnati da non poche polemiche.
Incentrate soprattutto sulla data di inizio, sulla durata e sulla normativa che ne regola il funzionamento, si fa portavoce di queste critiche Andrea Leonardi, coordinatore di Confesercenti Moda per Siena e provincia. A suo parere, infatti, il lasso di tempo che intercorre tra l’inizio dell’estate e quello degli sconti è troppo breve, arrivando ad essere svantaggioso sia per chi compra che per chi vende.
Da non sottovalutare è anche il problema dei “raggiri” sui beni che dovrebbero essere poi scontati: un rigonfiamento dei prezzi poco prima delle svendite per far credere al cliente che l’offerta sia davvero imperdibile.
E’ necessario allora un controllo maggiore e una trasparenza assoluta verso i clienti, un riesame quasi totale della normativa per non influenzare negativamente l’andamento delle vendite. Questo esattamente il pensiero e l’obiettivo di Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, che chiede a gran voce l’avvio di un percorso di cambiamento nell’interesse di tutti. Secondo Gronchi in primis bisognerebbe lavorare sulla data d’avvio dei saldi ( posticipandola alla fine della stagione) e sulla loro durata: un giorno d’inizio uguale in tutta Italia e un periodo circoscritto in un lasso di tempo abbastanza limitato.
Durata, chiarezza e trasparenza sono dunque i punti salienti su cui agire per un guadagno maggiore per entrambe le parti.
Comunque sia, si prospetta una buona partenza per le prossime svendite: nelle città d’arte e sulla costa grazie soprattutto all’alto numero di turisti, ma anche nei centri minori grazie alle elevate temperature che quest’anno hanno spinto i consumatori ad anticipare gli acquisti estivi.
L’appuntamento resta, allora, per oggi, per verificare effettivamente come saranno i saldi e quali dovranno essere le modifiche da fare, sempre con lo sguardo rivolto al guadagno comune e al rilancio dell’economia.