Siena e Shangai mai così vicine: delegazione cinese in città per gli scambi commerciali. Vola l’export verso il Dragone

Siena guarda all’Estremo Oriente: dal 2023 al 2024 l’export verso la Cina è raddoppiato passando da 17 a 34 milioni. E a questa cifra si aggiungono i 12 milioni destinati ad Honk Kong. In calo invece le importazioni, scese da 121 a 75 milioni.

Numeri scanditi dal presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi nell’ambito di un evento che ha visto come ospiti nella sede senese dell’Ente i membri della Camera di Commercio di Shangai. A guidare la delegazione il presidente Zeng Cahojie, che ha “espresso grande apprezzamento per l’accoglienza, confermando il forte interesse a intensificare la collaborazione istituzionale e a sviluppare ulteriormente le opportunità commerciali”, come spiega una nota.

A favorire l’incontro anche l’Osservatorio internazionale di diplomazia culturale. Siena, lo ricordiamo, è stata la prima città italiana a dotarsi di una struttura del genere, nello scorso novembre del 2023. E lo stesso Osservatorio nell’autunno dello scorso anno era stato in missione nel Paese del Dragone per promuovere le ricchezza del nostro territorio.

Proprio il presidente onorario e fondatore dell’Osservatorio, l’avvocato Alberto Botarelli, e per il presidente, l’avvocato Monica Barbafiera hanno sottolineato come questa iniziativa sia il risultato di queste missioni internazionali “e soprattutto dell’evento organizzato nel 2024 all’ambasciata italiano a Pechino dove hanno partecipato cinquanta aziende del territorio. E stata inoltre annunciata una nuova missione istituzionale a Shanghai, prevista per il prossimo novembre, con l’obiettivo di proseguire nella promozione del territorio senese e delle sue eccellenze”.

Tanti gli imprenditori presenti all’iniziativa che si è svolta in città, con gli investitori cinesi “che hanno illustrato le potenzialità di investimento e interscambio commerciale che, Shangai, considerata la capitale economica della Cina, può avere con le province di Siena e Arezzo, in alcuni dei settori di eccellenza come vino e agroalimentare, più specificatamente dolciario”, spiega una nota.

Proprio prodotti alimentari e bevande, con 16 milioni di euro di valore, danno un enorme contributo al fenomenale risultato dell’export verso la Repubblica Popolare. Ma ci sono anche macchinari ed apparecchiature, che valgono 12 milioni di euro e prodotti chimici e farmaceutici, oltre 11 milioni di euro.
Dalla Cina importiamo prodotti della metallurgia oltre ad apparecchiature elettriche, macchinari, prodotti chimici e carta.