Un anno di tempo per vendere a soggetti privati o dimostrare al Governo nazionale che l’azienda non è un peso per gli enti pubblici che la possiedono, ma, anzi, una risorsa.
È questo che prevedono le norme della Spending Review adottata dal Governo Monti in merito alle società pubbliche di servizi, tra cui anche l’Agenzia provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo Sviluppo sostenibile.
“Secondo la legge vigente – spiega il presidente di Apea, Alessandro Fabbrini – a partire dal 1 gennaio 2014, le aziende pubbliche che non si saranno privatizzate non potranno più avere affidamenti diretti oltre i 200mila euro. La norma vuole evitare che le aziende pubbliche siano delle zavorre ai bilanci delle amministrazioni. E questo è, logicamente, condivisibile”.
“Apea, però – prosegue Fabbrini – anche in virtù delle razionalizzazioni volute dalla Provincia di Siena che hanno portato alla fusione con Apslo ed Astra, è un’azienda virtuosa, che nel 2011 ha superato il 1.700.000 euro di operatività senza pesare minimamente sulle casse degli enti soci ed anzi, chiudendo il bilancio in positivo. Per questo abbiamo deciso di avviare l’iter necessario con il Governo. Vogliamo dimostrare che Apea è un valore aggiunto sia per i soci, primo fra tutti la Provincia di Siena, sia per il territorio. Le competenze e le esperienze maturate all’interno dell’Agenzia fanno di Apea una realtà dinamica ed assolutamente unica sul territorio. Per questo cercheremo di dimostrare al Governo che sul mercato non esistono aziende che possano essere nostre concorrenti. In questo modo speriamo di riuscire a tutelare il patrimonio che Apea è per la provincia di Siena”.
L’attività di Apea
L’agenzia provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo Sviluppo sostenibile è composta, oggi, da 25 persone ed implementa per conto della Provincia di Siena progetti importanti come il Siena Carbon Free 2015, il bando Terre di Siena Creative e le scuole di alta formazione Business School e Accademia di Palazzo al Piano. Apea, inoltre, gestisce i controlli annuali delle caldaie per garantire ai cittadini la massima sicurezza tre le mura domestiche, implementa numerosi progetti europei convogliando sul territorio risorse importanti ed assiste gli enti locali nell’iter necessario alla presentazione di progetti su bandi regionali, nazionali ed europei. Negli ultimi 3 anni, i Comuni della provincia di Siena hanno ottenuto il finanziamento di oltre 90 progetti su bandi regionali e nazionali, per un totale di quasi 40 milioni di euro, grazie all’assistenza dell’Agenzia provinciale. Inoltre, in questi mesi Apea ha presentato più di 15 progetti alla Comunità europea che, se finanziati, porteranno sul territorio risorse importanti e decisive per l’economia locale.
“Tagliare Apea costringendo la Provincia a mettere l’azienda in liquidazione – conclude Fabbrini – significa attuare dei tagli lineari senza volere entrare minimamente nel merito delle questioni e, come più volte si è potuto vedere, creando più disagi che guadagni. L’attività che Apea svolge, infatti, dal controllo delle caldaie, all’implementazione di progetti europei, è interesse del territorio perché ha ricadute sull’economia reale e sui cittadini. Smantellare questa società significa togliere servizi ad una realtà, quella senese, già in difficoltà”.