È ormai qualche anno che si sente parlare di 730 precompilato. Questa modalità, concessa dall’Agenzia delle Entrate, permette a chi deve fare la dichiarazione dei redditi di non dover per forza recarsi al Caf o da un commercialista per svolgere la pratica. Se non sai cosa è il 730, leggi di più sul sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate: agenziaentrate.gov.
Per quanto riguarda le “persone fisiche”, come i lavoratori autonomi, dovranno continuare ad usare il modello Redditi Persone Fisiche che si può sempre trovare in versione precompilata.
Quali sono le novità introdotte nel 2018
Quest’anno sono stati inseriti nuovi oneri e spese come quelli relativi alla frequenza di asili nido e relativi rimborsi, i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso e le erogazioni liberali.
Per chi non ne fosse a conoscenza, queste nuove voci si aggiungono a quelle già esistenti come le spese sanitarie e veterinarie, gli interessi passivi sui mutui in corso, i premi assicurativi, i contributi, le spese universitarie, le spese funebri, le spese per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici, le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Una spesa che è possibile recuperare ma di cui si parla poco è quella che riguarda i canoni di affitto per i giovani che firmano un contratto di locazione e che hanno un’età inferiore ai 30 anni. In questo caso andrà compilata manualmente la sezione del 730 precompilato.
Un’ulteriore novità per il 2018 è la compilazione assistita dei dati relativi agli oneri detraibili e deducibili che vanno indicati nelle sezioni I e II del quadro E. I contribuenti che vogliano modificare il proprio 730, dopo aver visionato i dati comunicati da terzi, potranno scegliere tra due modalità di compilazione delle sezioni I e II del quadro E:
Quali sono i soggetti che possono accedere al 730 precompilato?
Il modello precompilato può essere usato da lavoratori dipendenti, pensionati, soggetti che ricevono un’indennità sostitutiva da lavoro dipendente, lavoratori a tempo determinato (se inferiore a un anno), lavoratori con contratti di collaborazione coordinata continuativa, parlamentari, sacerdoti, cariche elettive, alcuni soci di cooperative di produzione e lavoro.
Come scovare il 730 precompilato nel mondo telematico
Sembra complicato trovare il 730 online. In realtà è molto semplice e vi sono diverse vie di accesso:
Il broker MioAssicuratore.it ha rilasciato una guida dettagliata “Spese Mediche e 730 Precompilato” per la corretta compilazione del modello.
Detrazione spese mediche 2018
Già da qualche tempo i dati relativi alle spese mediche vengono tramessi da medici, ospedali, strutture convenzionate e non. Questo evita al contribuente di inserire le spese singole al momento di compilare il 730.
Il contribuente ha inoltre la possibilità di detrarre le spese mediche del coniuge, di familiari a carico o non a carico, oppure di un disabile.
La detrazione, in questi casi, spetta solo per determinate spese ed è pari al 19% IRPEF al lordo della franchigia (129,11 euro).
Il tetto massimo delle spese sanitarie per familiari non a carico è di 6.197,48 euro e non va applicata la franchigia.
Quali sono le spese mediche detraibili
Per essere detraibili, le spese mediche devono essere documentate separatamente e accompagnate da scontrino fiscale o fattura.
Nello specifico, le spese mediche che risultano essere detraibili per il 2018 sono ticket sanitari, interventi chirurgici, visite mediche, assistenza infermieristica o fisioterapica, esami diagnostici, cure odontoiatriche o dentistiche, spese per noleggio o acquisto di attrezzature mediche, cure termali con prescrizione, spese per assistenza e cure di anziani ricoverati in strutture specializzate.
Spese veterinarie detraibili
Ormai gli animali, in molte case, fanno parte della famiglia e anche loro necessitano di cure come gli esseri umani.
Nel caso degli amici a quattro zampe, la detrazione IRPEF è sempre del 19% e la soglia massima di spese da detrarre è di 387,34 euro (tolta la parte che eccede la franchigia che è di 129,11 euro).
Nel caso di spese veterinarie sostenute nell’ambito di attività commerciali agricole, non spettano detrazioni di imposta.
Anche per le spese veterinarie si possono trovare i dati inseriti nel modello precompilato.
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