Gli studenti universitari idonei riceveranno per l’anno accademico in corso la borsa servizi.
Il Diritto allo studio universitario è riuscito a dare una risposta positiva a tutti gli studenti degli atenei toscani risultati idonei al bando della “borsa servizi” 2016/17 e quindi anche a coloro che erano rimasti in sospeso, in attesa del reperimento delle ulteriori risorse necessarie per la concessione del beneficio.
Oltre alle risorse economiche trasferite dalla Regione per gli interventi monetari, l’Azienda regionale DSU Toscana è riuscita ad individuare nei propri atti di programmazione economica una serie di risparmi sui costi di gestione consentendo l’estensione a tutti del beneficio sa concessione del beneficio a tutti gli universitari che ne hanno fatto richiesta in possesso dei requisiti previsti dal bando.
«Questa misura integrativa – sottolinea la vicepresidente e assessore all’Università e alla ricerca Monica Barni – va a completare l’insieme delle azioni regionali in tema di diritto allo studio universitario, prioritarie per la giunta al fine di favorire l’accesso agli studi da parte del maggior numero di giovani, anche in un momento caratterizzato da difficoltà finanziarie a tutti i livelli. La borsa servizi è un intervento aggiuntivo, che abbiamo voluto per andare incontro alle esigenze degli studenti con un Isee più elevato di quello necessario per ottenere la borsa di studio ordinaria ma che comporta comunque un sostegno concreto al percorso formativo».
Con la borsa servizi si può accedere gratuitamente alle mense universitarie, consumando un pasto o due giornaliero rispettivamente se residente o fuori sede e ricevere un contributo economico utile all’acquisto di materiale didattico e all’abbonamento per il trasporto pubblico.
«Il DSU Toscana – commenta il presidente dell’azienda Marco Moretti – dimostra ancora una volta l’impegno a garantire il supporto al più ampio numero possibile di studenti che presentano condizioni economiche meno favorevoli. Un obiettivo che viene perseguito non solo tramite il reperimento delle risorse provenienti principalmente dalla Regione, ma anche attuando una gestione oculata che permette dei ricavi e delle economie che vengono reimpiegate per l’aumento e la riqualificazione dei servizi, con l’impegno a mantenere contenute le tariffe che in Toscana sono, ancora oggi, le più basse a livello nazionale».
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