La capacità di accesso al credito per le PMI indirizzate verso l’innovazione e lo sviluppo è stata al centro di una animata tavola rotonda organizzata da Federmanager Siena che si è svolta sabato 5 maggio all’Hotel Garden a Siena.
Al presidente della CCIAA Massimo Guasconi il compito di illustrare i dati non certo positivi in cui versa l’economia senese nei suoi rapporti con il sistema bancario: pur a fronte di un aumento degli impieghi, il 2011 ha visto una contrazione dei finanziamenti oltre un anno dell’1,6%, mentre il rapporto sofferenze su impieghi è raddoppiato rispetto al 2009 giungendo ben al 4,6%
Massimo Matthias, docente del Dipartimento. Studi Aziendali dell’Università di Siena, ha illustrato gli effetti potenzialmente recessivi di Basilea 3 ma ha anche suggerito come sia opportuno dare maggior peso all’analisi qualitativa nei modelli di credit risk ed ha auspicato un approccio banca/impresa basato anche su logiche relazionali, le stesse logiche di contatto umano tipico delle “banche di una volta”
Fabrizio Schintu, Resp. Area Estero Banca MPS, ha tuttavia rilevato come sia essenziale per le banche valutare la qualità degli investimenti. In particolare oggi la maggiore attenzione è data ai progetti di internazionalizzazione e MPS ha in essere forme di finanziamenti garantiti nelle aree più interessate alla crescita, dal Far East, all’Africa, all’India dove tramite SACE sono le imprese locali sono orientate verso gli acquisti di macchinari italiani.
Tuttavia il Direttore Generale di Confindustria Piero Ricci non nega che la struttura produttiva della nostra provincia non sia ancora preparata nella sua globalità all’innovazione e all’internazionalizzazione, anche se il sistema bancario deve organizzarsi per continuare a fornire servizi di eccellenza riducendo i suoi costi. “Ma – continua Ricci – lo sviluppo non si fa per decreto e bisogna crearne le condizioni” In quest’ottica si deve puntare anche alle reti di impresa attraverso le quali crescono le garanzie per poter disporre di finanziamenti combinati e adeguati.
Tra gli altri è intervenuto Bruno Valentini sindaco di Monteriggioni per sollecitare che in provincia di Siena si creino le condizioni per un distretto “work friendly” dove vi siano condizioni di investimento assolutamente garantite dalla certezza delle regole (efficacia della burocrazia), dal cablaggio e dalla disponibilità di credito agevolato.
Trezzi, presidente di Federmanager Siena ha concluso impegnando la sua associazione a monitorare e verificare che entro la fine del 2013 si arrivi effettivamente a quanto previsto tra gli obiettivi di “semplificazione della vita delle imprese” firmati da amministrazione comunale e organizzazioni sindacali e imprenditoriali nel “Patto per lo sviluppo della città di Siena”: mettere in campo attraverso Fises, banche e Fidi Toscana azioni volte ad attivare forme di finanziamento alle imprese senesi che abbiano davanti a sé prospettive e spazi di crescita.