La vicenda della Whirlpool, che coinvolge anche lo stabilimento di Siena (leggi qui) mobilita anche il Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo (Carc) che interviene con una lunga nota, in cui si chiede che al prossimo Consiglio siano invitati operai, studenti, precari e disoccupati. “E’ il sindaco in prima persona – scrive il partito – che deve chiamare a partecipare gli operai dello stabilimento insieme a tutti gli altri, gli studenti, i precari e disoccupati che devono organizzarsi e prevenire la chiusura dell’azienda è la più grande fabbrica della zona con 335 lavoratori e altrettanti operano nell’indotto, ed è perciò interesse dell’intera comunità che non venga chiusa. La cittadinanza tutta, perciò, deve sapere che può contare sulle istituzioni; che il sindaco, il vice sindaco e tutta l’amministrazione comunale è dalla loro parte e farà (e non solo dirà) tutto ciò che è possibile fare per evitare il disastro, per sostenere gli operai nella loro lotta”.
“Il dramma della Whirlpool a Siena – prosegue- ha fatto avvicinare agli operai e ai lavoratori molte forze politiche e cittadine, come quelle studentesche e di quartiere, che si stanno mobilitando e si mobiliteranno sempre di più per sostenere la lotta dei lavoratori a Siena e negli altri stabilimenti. Potere al Popolo, il Prc le associazioni e organismi del palio, lo stesso PD in cui sta rientrando il presidente della Regione Toscana Rossi (che a parole si è tanto speso per la fabbrica e venne pure a festeggiare l’apertura della nuova linea di produzione… che ha lavorato solo poche settimane), devono stringersi attorno agli operai della Whirlpool e promuoverne il massimo delle agibilità e delle azioni che decideranno di mettere in campo. Come hanno fatto i sindaci della Piana fiorentina contrari alla realizzazione del nuovo aeroporto (progetto per ora affossato dal Tar), mettendosi con la fascia tricolore alla testa del corteo del 30 marzo, il sindaco De Mossi, insieme a tutti i consiglieri comunali, si deve assumere la responsabilità di non stare al fianco ma alla testa di ogni presidio, corteo e picchetto che gli operai metteranno in campo a difesa del loro posto di lavoro, contro l’arroganza e la falsità della multinazionale Usa: questo è dare seguito pratico alla parola d’ordine “prima gli italiani”, questo è nel concreto difendere la sovranità nazionale dai predoni stranieri di turno che, dopo ave r incasso lauti finanziamenti e sussidi, se la svignano per produrre in paesi con minori tutele sindacali, ambientali e politiche!
“Il prossimo 18 giugno – conclude Carc – è prevista una seduta del Consiglio Comunale in cui i consiglieri della Lega porteranno un’interrogazione sulla situazione attuale della Whirlpool a Siena. La Whirlpool non si tocca e va difesa ad ogni costo. A casa mandiamoci le multinazionali. Al fianco degli operai per impedire lo smembramento del patrimonio produttivo senese e nazionale”.