Coldiretti Siena commenta l’abolizione dei voucher: “Subito strumenti analoghi, ad hoc, per l’agricoltura come nel resto dei Paesi UE”
«Con la cancellazione dei voucher si sono perse opportunità di lavoro nei campi per integrare il reddito di migliaia di giovani studenti, pensionati e cassa integrati, impiegati esclusivamente in attività stagionali e che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari. La cancellazione totale dei buoni lavoro, oltretutto, va a favorire il sommerso. E i fatti di cronaca di qualche mese fa – ricordiamo la maxi operazione anti capolarato nel Chianti senese – ci dicono quanto sia importante invece una lotta a viso aperto contro ogni forma di illegalità. Il danno è fatto, in tal senso ma è necessario costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali. Occorre individuare immediatamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell’agricoltura come avviene in tutti Paesi dell’Unione Europea». Così Simone Solfanelli, direttore Coldiretti Siena.
I numeri in Toscana Del totale dei voucher utilizzati in Toscana (nel 2016 sono stati 10.400.000), solo l’1,3% è stato impiegato in agricoltura dove sono nati e rappresentano un valido contributo all’emersione del lavoro sommerso. Siena in testa tra le province toscane dove sono stati venduti nel 2016 i 143.392 voucher destinati al settore, aree a forte vocazione vitivinicola ed olivicola: in testa Siena con 42.447 voucher, pari al 29%.