Weekly Economic Outlook del 4 Febbraio 2013

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banca Mps

Economia reale: negli Usa il Pil nel quarto trimestre flette inaspettatamente (a -0,1% t/t annualizzato dal 3,1% precedente) per la prima volta dal 2009, a causa principalmente del forte calo della componente legata alla spesa governativa. La fiducia dei consumatori a gennaio scende a 58,6 punti, ai minimi da più di un anno. Sul mercato del lavoro sempre a gennaio, il numero di occupati nel settore non agricolo sale a 157.000 unità, ma soprattutto viene rivisto al rialzo il dato di dicembre; tuttavia a gennaio la disoccupazione sale leggermente al 7,9%; in rialzo più del previsto anche le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione nella scorsa settimana. Il Pmi Chicago a gennaio sale a 55,6 punti. In area Euro l’inflazione di gennaio raffredda al 2% a/a dal 2,2% precedente, mentre il tasso di disoccupazione a dicembre resta invariato all’11,7%; nello stesso mese il PMI manifatturiero sale leggermente a 47,9 punti, la fiducia economica registra gli 89,2 punti (rispetto agli 87,8 punti di dicembre) e quella dei consumatori migliora a -23,9 punti. In Germania le vendite al dettaglio di dicembre calano del 4,7% a/a da -0,6% precedente mentre la disoccupazione a gennaio raffredda leggermente al 6,8%; sempre a gennaio l’inflazione rallenta all’1,7% a/a dal 2,1% ed il Pmi manifatturiero sale a 49,8 punti dai 46 punti precedenti. In Italia la fiducia dei consumatori a gennaio scende a 84,6 punti (dagli 85,7 punti) ai minimi da 17 anni. Migliora l’indice Pmi manifatturiero che a gennaio sale a 47,8 punti dai 46,7 precedenti. Stabile sui massimi dell’11,2% il tasso di disoccupazione di dicembre.

• Tassi di interesse: negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla parte a lunga e poco mossi sul breve. Stesso andamento dei tassi in area Euro. Lo spread Italia-Germania risale sopra i 265 pb. Sale l’Euribor a 3 mesi, che venerdì scorso fissava lo 0,234% ai massimi da settembre 2012. La Fed nell’ultima riunione lascia invariato il costo del denaro (nel range 0-0,25%) e l’attuale piano di QE, ribadendo che questo proseguirà sino a quando non si verificherà un miglioramento deciso del mercato occupazionale.

• Valute: euro in forte rialzo, con il cambio vs dollaro ai massimi da novembre 2011 sopra quota 1,36. Ancora in forte deprezzamento lo yen sia vs euro sia vs dollaro. •Materie prime: settimana mista per le materie prime. Positivo il Brent oltre i 116$/barile.

• Borse: negativi i listini europei; tonici quelli Usa con l’indice S&P500 salito sopra i 1500 punti. Ancora in rialzo l’indice Nikkei ai massimi dal 2010. Sale l’azionario cinese. In Europa i settori migliori sono stati i tecnologici e i media. Forte calo per gli energetici penalizzati dalla vicenda Saipem.