Le cartoline di “Asti medievale”, le riprese di alcuni film fino ad arrivare ad una bambola raffigurante un monturato della contrada della Tartuca con in mano una bandiera dell’Aquila. Beni pregiati e puri memorabilia insomma, documenti che danno l’idea dell’utilizzo indiscriminato dell’immagine di Palio e Contrade, talvolta squisitamente pubblicitario, attraverso messaggi corretti ma anche discutibili nella forma e nei contenuti. Tutto questo è esposto nella mostra “Tra Arte e Plagio. Il fascino delle contrade” organizzata nella sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala
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