Il Salone del Gusto alza il sipario con i piatti proposti da una cuoca senese che parlano di tradizione, biodiversità e creatività tutta femminile
Il Salone del Gusto alza il sipario con i piatti proposti da una cuoca senese che parlano di tradizione, biodiversità e creatività tutta femminile
Occasione imperdibile, domani per scoprire due realtà della tradizionale cucina toscana in Piazza Castello, per la Cucina dell’Alleanza, evento del Salone del Gusto di Torino.
Spetterà infatti a Elisa Ghezzi, cuoca sopraffina dell’osteria Il Ristoro delle Ville di Corsano (Monteroni d’Arbia, Siena) deliziare i palati del pubblico e lo farà insieme a Raffaella Cecchelli cuoca dell’osteria La tana dei brilli parlanti di Massa Marittima.
Dal cuore delle terre di Siena arriveranno gli ottimi piatti di Elisa Ghezzi che, insieme ai crostini con paté di fegatini e fichi di Carmignano (Presidio Slow Food) e la pappa al pomodoro con cipolla di Certaldo (Presidio Slow Food) da Massa Marittima, presenterà la trippa su fagioli di Sorana (Presidio) e mousse allo sfratto dei Goym (Presidio) – dolce tra i prodotti più importanti della tradizione ebraica dei comuni di Pitigliano e Sorano.
In abbinamento i vini della cantina toscana Col d’Orcia , Montalcino (Siena).
Terra Madre Salone del Gusto presenta anche i vini della Toscana. A questo punto entrerà in scena l’alter ego di Elisa Ghezzi: Larissa Mascioni (nella foto in evidenza, insieme alla cuoca), co-proprietaria dell’osteria Il Ristoro, maitre di sala e sommelier.
Un ruolo da protagonista, per Siena e le sue terre e i suoi sapori, che si gioca sulla scoperta delle biodiversità, dei prodotti della terra da rispettare, della riscoperta dei sapori genuini di una tipica cucina senese e toscana. Ecco il motivo della scelta delle due giovani senesi – Elisa e Larissa – che del loro locale hanno fatto un punto di ritrovo per quanti cercano i sapori esclusivi di uan cucina sempre più difficile da trovare, sani, semplici, genuini.
Per tutti gli altri appuntamenti al Salone del Gusto con i sapori della Toscana e di Slow Food, che sono tantissimi, potete leggere il programma qui