A Bibbiena il primo festival della fotografia italiana

Foto di Vittoria Maria Backhaus

La prima edizione del Festival della Fotografia Italiana sarà inaugurata il 14 giugno 2024 a Bibbiena, che è definita la Città della Fotografia per la presenza del Centro Italiano della Fotografia d’Autore e della Galleria a Cielo Aperto, un museo permanente della fotografia open-air, unico in Italia. Ma la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, che ha organizzato il festival, ha voluto aprire un dialogo con tutto il territorio del Casentino, coinvolgendo nel programma anche i comuni di Poppi e Pratovecchio-Stia.

La mostra principale, curata da Denis Curti, ha come titolo “Fotografia Italiana: mappe, percorsi e linguaggi” e coinvolge ben cento autori italiani, i più importanti degli ultimi ottant’anni, per una sorta di antologia della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi: uno sguardo approfondito sulla storia recente della fotografia italiana, cercando di descrivere le caratteristiche proprie di ciascun autore e il contesto storico-culturale di riferimento di ognuno.

Durante il fine settimana dal 14-16 giugno, il Festival della Fotografia Italiana propone un ricco programma di conferenze, laboratori, scambi culturali e momenti creativi, fra i quali spiccano senz’altro le dieci mostre riunite sotto il titolo “Dalla Terra alla Luna”. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana” e dedicate a Lorenzo Cicconi Massi, Simone Donati, Francesco Faraci, Simona Ghizzoni, Sara Munari, Raffaele Petralla, Edoardo Romagnoli, Stefano Schirato, Ilaria Sagaria, e Valentina Vannicola. Ogni mostra vuole essere uno sguardo particolare del fotografo, dedicato all’esplorazione, alla memoria, all’ambiente e alla presenza dell’uomo sul pianeta.

Saranno invece cinque fotografi con meno di 30 anni i “Nuovi Sguardi” che esporranno i loro progetti accanto ai lavori collettivi realizzati da cinque scuole di fotografia italiane, mentre la Masterclass Residenziale “Ivano Bolondi”, guidata da Simone Donati, vedrà sei giovani fotografi impegnati a realizzare progetti fotografici e audiovisivi esplorando e interpretando il territorio del Casentino. I loro lavori saranno al centro dell’edizione 2025 del Festival.

Infine, uno spazio sarà dedicato all’intelligenza artificiale, con la nuova mostra della fotogiornalista Barbara Zanon, intitolata “Al di là dello Sguardo”: un esperimento davvero pionieristico nel campo della narrazione visiva, diviso in due fasi la prima segue il percorso dei migranti attraverso il mare, alla ricerca di sicurezza; la seconda esplora la loro nuova vita sulle coste italiane, presentata attraverso polaroid generate dall’AI.

Tutti le informazioni sul Festival sono sul sito: https://www.festivalfotografiaitaliana.it/

Roberto Guiggiani