Il medico come un moderno Gulliver che riesce ad arrivare a prendersi cura del malato, anche se i lacci ed i lacciuoli della burocrazia italiana provano a bloccarlo.
Roberto Monaco, presidente dell’ordine dei medici di Siena, si reinventa attore e con questa scena, che vi abbiamo appena descritto, prova dal palco dei Rinnovati a far capire le difficoltà della sua professione.
“Allontaniamoci dalla burocrazia ed avviciniamoci a chi soffre”, dice Monaco che parla durante l’assemblea dell’ordine. “Temiamo che il nostro lavoro non abbia più un interlocutore politico e che le decisioni vengano prese altrove, per esempio da un’economia che non guarda l’uomo”. Da qui la richiesta di “preservare la dignità professionale delle persone” da “turni massacranti” che “rendono meno appetibile il servizio sanitario pubblico”.
“I medici non ce la fanno più”, aggiunge il presidente dell’ordine senese che propone agli esponenti politici locali, presenti ai Rinnovati, “un patto per la salvaguardia del servizio sanitario nazionale”.
Novantuno i neo laureati che hanno fatto il giuramento d’Ippocrate. Ventisette invece i medici laureatisi cinquant’anni fa che hanno ricevuto il caduceo d’oro e sessantuno quelli che lo hanno ricevuto in argento per i venticinque anni dalla laurea.
In un video messaggio ha portato i saluti anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, che si è rivolto direttamente a chi fatto il giuramento: “Accogliete con entusiasmo e responsabilità la vostra vocazione e siate consapevoli del valore del compito che vi attende”. Per Schillaci i giovani medici rappresentano “un patrimonio prezioso per il servizio sanitario nazionale e per il Paese” e sono “risorsa indispensabile per fare fronte alla crescente domanda di salute dei cittadini sul territorio e nelle strutture ospedaliere”.
“Abbiamo iniziato a dare risposte alla necessità di rafforzare gli organici del servizio sanitario nazionale. E siamo al lavoro per il superamento del tetto di spesa alle regioni per le assunzioni di personale”, ha aggiunto. Ed ancora, ha detto il ministro: ” La valorizzazione del personale medico è stata da subito un mio impegno, anche per garantire una maggiore serenità nello svolgimento del vostro lavoro. In questa direzione va l’estensione per tutto il 2024 dello scudo penale per i medici, una misura che ho fortemente voluto e che ritengo debba diventare strutturale”.
“Dopo il covid la salute nel nostro Paese si è palesata come una delle attività strategiche – sono invece la parole di Filippo Anelli, presidente della federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, – . Senza la salute non c’è Italia, non ci sono attività, non si può fare nulla. Il mondo, quando non si poteva garantire la salute a tutti, si è fermato”.
Marco Crimi
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