“Plauso alla “task force lupo” istituita dalla Regione Toscana per salvare le centinaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asini uccisi nella provincia di Siena così come in tutto il territorio regionale. E’ lo strumento di coordinamento costituito sotto la direzione della vicepresidenza della Regione che sarà punto di riferimento per gli allevatori senesi e toscani con l’obiettivo di mettere in campo tutte le azioni possibili per prevenire e gestire i problemi legati agli attacchi di lupi alle greggi”.
Così Coldiretti Siena commenta la delibera approvata dalla giunta regionale che istituisce di fatto una “bussola” che servirà, oltre alla prevenzione, agli allevatori colpiti da attacchi di lupi, ibridi e cani inselvatichiti incustoditi, fornendo informazioni sulle varie possibilità di beneficiare di risarcimenti e sugli specifici finanziamenti per le aziende che svolgono attività di allevamento. La task force aiuterà gli allevatori a conoscere tutte le attività messe in atto sul territorio, a valutare l’efficacia delle misure di mitigazione attuate e da attuarsi e a studiare eventuali soluzioni alternative, divulgando anche i monitoraggi delle popolazioni e dei conseguenti danni subiti dalle aziende agricole.
“Nella nostra provincia la presenza dei predatori si è moltiplicata negli ultimi anni, con vere e proprie stragi negli allevamenti – aggiunge Coldiretti – . Serve responsabilità nella difesa dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Coraggio anche dei giovani che, con sacrificio e dedizione, sono tornati al lavoro per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane. Occorre lavorare anche sulla prevenzione con la realizzazione di opere di protezione, quali ad esempio la costruzione/ristrutturazione delle stalle, i sistemi fotografici di allarme e la costruzione di recinti per la permanenza notturna de-gli animali. E’ anche necessario garantire efficienza ed efficacia nel sistema di accertamento e risarcimento dei danni per garantire un completo reintegro della perdita di reddito affinché la convivenza tra l’animale e l’uomo non porti all’abbandono dell’attività di allevamento. Non sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma l’intera comunità”.
(immagine di strage di pecore avvenuta lo scorso anno in un allevamento ad Asciano)