La parola fine all’occupazione è stata messa. Ed il braccio di ferro durato dieci giorni si è chiuso oggi pomeriggio: l’intesa raggiunta accontenta gli studenti del Comitato Pro-Palestina di Siena e sarebbe arrivata grazie ad una proposta del rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra.In senato accademico non è passata la mozione per la creazione di un osservatorio che controlli gli accordi di ateneo, ma la soluzione trovata è analoga: a fare il tagliando alle varie collaborazioni dell’Istituzione sarà una commissione interna all’assise, come spiega lo stesso Di Pietra. “Abbiamo deciso di istituire una commissione al senato che analizzerà e conoscerà al meglio, in modo puntuale e aggiornato, il sistema delle relazioni che abbiamo in giro per il mondo con enti di ricerca, aziende ed amministrazioni. Dopo questa ricognizione valuteremo quanto è stato fatto e quanto è in corso d’opera con queste realtà”, ha detto Di Pietra.Il traguardo toccato era tutt’altro che scontato visto i precedenti dei giorni passati e l’atmosfera vissuta nell’accampamento dai manifestanti del cortile del Rettorato: quando è uscita fuori la voce della bocciatura dell’atto si sono alternati cori dai toni forti e accuse verso i vertici dell’ateneo. “Decideremo di chiudere. Questi giorni d’occupazione sono stati belli ma faticanti”, ha detto Francesca Parri, rappresentante degli studenti in senato accademico.
MC