Il segretario comunale del Pd Massimo Roncucci a 24 ore dall’esito elettorale…
“Mi dimetto e mi assumo le responsabilità. Non è nel mio stile giustificarmi ma è così: quando si vince, si vince tutti e quando si perde, perdono sempre in pochi. Adesso capisco che è necessario fare un passo di lato. Il risultato è stato negativo. La sconfitta è stata netta. Ha pesato il vento nazionale, con la Meloni, ma sarebbe sbagliato fare solo questa valutazione. Il Pd rimane comunque il primo partito in città e dovremmo valorizzare quest’aspetto facendo una netta opposizione alla destra, che si è presentata come nuova perché ha saputo mettere da parte De Mossi. Ma ricordiamo che sono responsabili degli ultimi cinque anni”.
Il segretario ammette così la sconfitta e lo fa dichiarando di essere dimissionario. Una volontà espressa da almeno un anno, a dire il vero ma che oggi trova definizione con i risultati elettorali dietro ai quali il segretario non si nasconde.
Che partito lascia Roncucci?
“In condizioni migliori di come lo ho trovato. La sconfitta pesa ma adesso non basta una semplice autocritica, dobbiamo per tornare ad essere credibili”.
Tema alleanze, ripreso anche a livello regionale e nazionale: cosa non funziona? Perché il PD non ci riesce?
“Probabilmente siamo stati incapaci di vedere oltre le nostre singole forze per quello che è stato un interesse generale. Dobbiamo però anche ribadire i nostri valori visto che siamo diversi dalla destra. Ricordo inoltre che, come Meloni a Roma, la Fabio governa senza una maggioranza assoluta di cittadini”
Anna Ferretti e Pierluigi Piccini ai ferri corti in un botta e risposta dai toni forti…
“Anna ha espresso alcuni suoi sentimenti. Piccini però nei toni ha fatto altrettanto. Il Polo civico destrorso? Lo ha anche ammesso Piccini dicendo che alcuni votanti del Polo Civico hanno deciso di annullare la scheda mentre altri hanno votato a destra. Una parte del Polo poi ha votato per Ferretti. Noi non siamo contrari ai civici. Loro però hanno eretto un muro nei nostri confronti. Quindi le responsabilità non sono solo nostre. C’era stato detto di rinunciare anche al nostro simbolo per allearci. Questo era inaccettabile”.
Anna Ferretti era comunque il candidato ideale nonostante il legame con Ceccuzzi su cui ha ricevuto più critiche?
“Certo che lo era. Respingo questa immagine. Anna è stata in giunta sia con Valentini che con Ceccuzzi stesso ma non ha scheletri nell’armadio ed ha sempre affermato le sue posizioni. Queste polemiche non vanno portate avanti. Ora dovremo fare una seria riflessione nel partito che forse prima non si è fatta. Forse al Pd si attribuiscono responsabilità più ampie del normale. Dobbiamo rinnovare la classe dirigente, Ecco perché presenterò la dimissioni da segretario comunale: non intendo scappare, mi assumo le responsabilità di quanto accaduto e voglio che il partito esprima il meglio. Tengo a dire che se avessimo vinto avremmo portato una squadra di giovani, totalmente diversa, per dare il via ad un rinnovamento”
L’effetto Schlein allora non ha funzionato?
“Darle le responsabilità è eccessivo, Il risultato deve comunque fare riflette anche per entrare in sintonia con il Paese in opposizione alle politiche del Governo che non piacciono ad una parte d’Italia. Ricordo che con Elly abbiamo avuto un aumento dei tesserati”
Katiuscia Vaselli
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