“Andar per mostre” non è un piacere da regalarsi soltanto in autunno ed inverno, ma può invece durare veramente tutto l’anno, anche d’estate.
Lo spunto è la data di inaugurazione, al Castello di Barletta, della mostra (http://www.mostraannibale.org) dedicata al condottiero cartaginese Annibale in concomitanza con l’anniversario della battaglia di Canne del 216 a.c.: martedì 2 agosto 2016. Ovvero anche nel mese più caldo dell’anno, quello in cui tutti noi desideriamo soltanto l’acqua del mare, dovendo rimanere in città, di una piscina, ecco che non si rinuncia ai momenti ed agli spazi culturali.
E, grazie alla comodità di internet ed alla velocità di Google, ecco che diventa facile scoprire che l’iniziativa in terra di Puglia non è affatto isolata, né tanto meno eccentrica. E che “andar per mostre” non è un piacere da regalarsi soltanto in autunno ed inverno, ma può invece durare veramente tutto l’anno. Con occasioni davvero per tutti i gusti.
Al MamBo di Bologna, per esempio, è in corso dal 14 luglio David Bowie is (http://www.mambo-bologna.org/mostre/mostra-202/) , in assoluto la prima retrospettiva dedicata al grande artista scomparso nel gennaio scorso, una mostra che porta una firma molto prestigiosa, come quella del Victoria and Albert Museum di Londra.
A Palazzo Ducale a Venezia si è aperta proprio con l’inizio dell’estate, il 19 giugno, la mostra Venezia, gli Ebrei e l’Europa 1516-2016, dedicata ai 500 anni del primo ghetto ebraico di Europa, che fu proprio quello della Serenissima: http://palazzoducale.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/mostra-cinquecentenario-ghetto-venezia/2016/03/17043/venezia-gli-ebrei-e-leuropa/.
La più imprevedibile è invece al Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli, che ospita fino all’11 settembre uno dei quadri più belli di Pablo Picasso, L’Arlecchino con lo specchio, prestato dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid in cambio del Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio che per lo stesso periodo sarà esposto nella capitale spagnola.
Mi sono lasciato per ultimo la chicca: le Scuderie del Quirinale di Roma, che negli ultimi giorni di luglio hanno aperto le porte ai Capolavori della scultura buddhista giapponese (http://www.scuderiequirinale.it/categorie/mostra-capolavori-della-scultura-buddhista-giapponese): una mostra inedita per il nostro paese di ventuno opere summe che vanno dal VII secolo (periodo Asuka) al XII secolo (periodo Kamakura), poco visibili anche nello stesso Giappone, perché conservate in aree poco accessibili di templi, santuari o grandi musei nazionali.
Roberto Guiggiani