“Il messaggio che voglio lanciare al popolo, a tutta Siena è questo: continuate a voler bene alla contrada sappiamo bene quanto il loro ruolo sia determinante per mantenere il tessuto sociale della città”. Queste, le parole di Antonio Carapelli, priore della contrada della Tartuca che proprio in questi giorni celebra la sua festa titolare in onore del suo patrono, Sant’Antonio da Padova. Anche il rione di Castelvecchio ha deciso di confermare la sua data canonica senza posticipare la festa in attesa di un quadro epidemiologico migliore, nella speranza di poter effettuare il consuete ‘giro’.
“Abbiamo deciso in assemblea di confermare le date per la nostra festa titolare approvandole in assemblea all’unanimità – ha detto Antonio Carapelli -. Nonostante tutto, potremo festeggiare tutti insieme con il popolo riassaporando il nostro momento”.
Tornano anche i battesimi, un argomento molto dibattuto all’interno del Magistrato delle Contrade, un tema molto importante. Il battesimo contradaiolo, per quanto sia una celebrazione laica, senza nessun rito religioso, costituisce l’inizio di un cammino per ogni bambino, per ogni senese. Quest’anno però la sua valenza è immensa, con l’arrivo della bella stagione, le riaperture, la campagna vaccinale che prosegue con un buon ritmo, il battesimo dei piccoli contradaioli costituisce un momento di ripartenza.
“Abbiamo deciso di eseguire i battesimi – continua Carapelli – garantendo tutti i distanziamenti e le norme anti Covid-19. Non ci potrà essere la presenza del popolo ma solo i bambini che si dovranno battezzare, nonostante questo siamo molto entusiasti di poter effettuare questa celebrazione. Un momento che costituisce una ripartenza, nella speranza che si possa tornare presto alla normalità. Intanto viviamoci questi giorni e al popolo dico: continuate a voler bene alla contrada, il ruolo di queste realtà è fondamentale e il tessuto sociale di Siena è incardinato dentro 17 rioni”.
Niccolò Bacarelli