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Armando Testa, il genio che ha creato un mondo: Palazzo delle Papesse gli dedica la mostra più visionaria

Caballero e Carmencita, il Pianeta Papalla, la Lampadina Limone: i personaggi che hanno cambiato per sempre l’immaginario pubblicitario italiano trovano casa a Siena. Da domani Palazzo delle Papesse apre le porte alla grande retrospettiva dedicata ad Armando Testa, il visionario che ha trasformato un manifestino in un mondo e un’idea in un linguaggio universale.

La mostra, visitabile fino al 3 maggio, è prodotta da Opera Laboratori insieme alla Fondazione Testa, in collaborazione con Galleria Continua e Testa per Testa. Curata da Valentino Catricalà e Gemma De Angelis Testa, riunisce circa duecento opere fra manifesti iconici, dipinti, installazioni, sculture, fotografie, materiali audiovisivi e disegni preparatori.

Il percorso parte dalle immagini che hanno fatto la storia: Punt e Mes, il Gotto fluorescente, la pubblicità per Borsalino, i manifesti creati per le Olimpiadi di Roma del 1960. In alcune sale tornano i caroselli originali, trasmessi su televisori a tubo catodico, per restituire al pubblico la potenza multisensoriale del linguaggio di Testa. Per lui le immagini non erano mai semplici illustrazioni: erano narrazioni in movimento, veri mondi paralleli.

Cuore concettuale della mostra è “la nicchia”: una stanza immersiva che raccoglie oltre 400 disegni, un flusso ininterrotto che racconta, passo dopo passo, il processo creativo dell’artista. Nello spazio del caveau, la celebre Lampadina Limone è esposta al buio, illuminata da un unico fascio di luce: l’idea geniale che emerge dal nero.

Il secondo piano ospita il Pianeta Papalla ricostruito in scala, la storica “carica degli elefanti” Pirelli e le sezioni dedicate al corpo, agli animali, agli esperimenti sul cibo e all’universo visivo di Caballero e Carmencita. Ampio spazio anche alla pittura, primo terreno libero di Testa, dove emergono richiami all’astrattismo americano e alla natura.

La visita si chiude con il documentario “Povero ma moderno” di Pappi Corsicato, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia. La retrospettiva è accompagnata da un volume edito da Sillabe e da un programma di attività didattiche, laboratori e percorsi inclusivi. Palazzo delle Papesse lancia anche la “tessera del curioso”, che offrirà accessi illimitati alle iniziative per tutto il 2026. Per sostenere la programmazione hanno contribuito Estra, Terre Cablate, il Consorzio del Brunello e Lavazza. Media partner: QN-La Nazione e Canale 3 Toscana.

“Nel caveau abbiamo collocato l’opera con cui abbiamo aperto la comunicazione: la Lampadina Limone – dice il COO di Opera Laboratori Stefano Di Bello –. Vuole essere anche una luce, la luce di un periodo che è quello del Natale: quindi, in qualche modo, tutto questo si unirà in una prospettiva di occasione, proprio perché questa è una mostra invernale, una mostra di un periodo in cui è possibile goderci un tempo tutto nostro. Un tempo per le persone che possono attraversare questo palazzo con serenità e scoprire questo mondo fantastico, che richiama anche momenti dell’infanzia e prospettive giocose, nuove. In qualche modo, come diceva Armando Testa, il suo desiderio era “parcheggiare la mente” verso nuovi orizzonti: e quindi dare questa occasione di parcheggio, questa occasione di conforto in un mondo in cui ci sentiamo sempre più bisognosi di pause, di riflessione, ma anche di divertimento”.

“Quando abbiamo iniziato questo progetto, quello delle Papesse, abbiamo deciso di partire con l’arte moderna – spiega il presidente e AD di Opera, Giuseppe Costa –: prima Julio Le Parc, poi Hugo Pratt e infine Armando Testa, che ha utilizzato l’arte in maniera diversa, dall’arte pittorica ai disegni, ma soprattutto i primi audiovisivi con i famosi caroselli che le persone della mia generazione aspettavano con ansia per vedere delle vere opere d’arte. Perché, in effetti, gli spot di quell’epoca erano realizzati da grandissimi registi e grandi ideatori come Armando Testa, che è stato un’icona degli anni ’60-’70: una pubblicità che non era semplicemente finalizzata a vendere un prodotto, ma a dare nell’immaginario una visione dell’Italia di quei momenti”.

“Guardi un lavoro di Armando Testa e credi di averlo compreso, ma subito ti accorgi che c’è dell’altro: una piega inattesa, un senso che si ribalta. È la cifra della sua opera: una rivelazione che diventa meraviglia”, così Gemma De Angelis Testa spiega l’espressione giocosa che accompagna il titolo della mostra.

Come sottolinea Valentino Catricalà: “Scrivere su Armando Testa non è impresa facile. Quale altro personaggio fondamentale della cultura italiana può essere paragonato a lui? Cos’è Testa? Siamo sicuri che sia solamente un grande e geniale pubblicitario? Ecco, questo testo e questa mostra vogliono scardinare proprio tale impostazione…”.

Katiuscia Vaselli

I VIDEO

INFO MOSTRA

TitoloArmando Testa. Cucù-Tetè
Date: 21 novembre 2025 – 3 maggio 2026
Sede: Palazzo delle Papesse, Via di Città 126, 53100 Siena
A cura di: Valentino Catricalà e Gemma De Angelis Testa
Produzione: Opera Laboratori
In collaborazione con: Galleria Continua e TestaperTesta
Catalogo: edito da Sillabe
Sito Webpalazzodellepapesse
Prenotazionioperalaboratori
Contatti: +39 0577286300 – booking@operalaboratori.com
Orari: (Dal 21.11.2025 al 24.12.2025)
Lunedì, ore 11.00- 17.00;
Martedì e mercoledì, chiuso;
Giovedì, ore 11.00- 21.30;
Venerdì e sabato, ore 11.00- 19.00;
Domenica, ore 10.00- 18.00;
(Dal 26.12.2025 al 06.01.2026)
Tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 19:00;
(Nei giorni 28/12/2025 – 4/1/2026 e 6/1/2026) ore 10.00- 18.00
(Dal 07.01.2026 al 31.03.2026)
Lunedì, ore 11.00- 17.00;
Martedì e mercoledì, chiuso;
Giovedì, ore 11.00- 21.30;
Venerdì e sabato, ore 11.00- 19.00;
Domenica, ore 10.00- 18.00
(Dal 01.04.2026 al 03.05.2026)
Tutti i giorni: ore 10:00 – 19:00; giovedì ore 10.00 – 21.30

 

marco crimi

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