Ad infervorare il dibattito c’è la premessa della mozione: ai vigili urbani servono le pistole visto che l’Italia è esposta “a flussi migratori di dimensioni sempre più significative”, che si traducono in un fenomeno i cui effetti “si rifletteranno inevitabilmente sulla vita quotidiana delle nostre comunità”.
Basta questo punto, che apre l’atto presentato da Le Biccherne, per infiammare l’aula. L’opposizione accusa la maggioranza che sostiene Nicoletta Fabio di essere razzista; quest’ultima taccia invece la minoranza di essere sconnessa con quelle che sono le reali esigenze dei cittadini.
Ed è in questo scenario che viene approvata, con diciotto voti favorevoli e cinque contrari, la proposta che apre la strada alla dotazione di armi, che saranno con buona probabilità pistole, per gli agenti di polizia municipale.
A dettare i tempi di questa novità sarà un ulteriore passaggio in consiglio comunale, con la stesura di un regolamento ad hoc, ma la strada è tracciata: a breve si vedranno i vigili con le fondine.
La mozione presentata da Le Biccherne è stata emendata da Fratelli d’Italia e fa riferimento ad una legge del 1986, sul ruolo del Corpo, e ad un decreto del 1987, sull’esigenza della dotazione di armi.
“Già quaranta anni fa si parlava di armare la polizia municipale. Quindi le ideologie secondo me qui c’entrano poco – afferma l’assessore alla polizia municipale Enrico Tucci -. Si tratta di assicurare ai nostri agenti una modalità efficace di difesa personale in esplicazione delle loro funzioni”.
Nei passaggi vergati dai civici de Le Biccherne si sottolinea anche come i senesi non debbano rinunciare “alla loro percezione di sicurezza” perché “questo minerebbe la coesione sociale”
“Un buon amministratore o un buon politico devono cercare quindi delle controproposte che facciano sì che vengano tutelati non solo il cittadino ma anche l’agente, che è il primo che va sul posto ad affrontare situazioni che spesso possono essere di rischio”, le parole del consigliere dello stesso gruppo Leonardo Pucci.
Netta la contrarietà del Pd. “Non riteniamo che questo passaggio risponda realmente a una necessità in termini di aumento della criminalità o della microcriminalità nella nostra città – sostiene la capogruppo dem Giulia Mazzarelli -. Soprattutto non si capisce come questo possa in qualche modo ridurre questo eventuale incremento di episodi di microcriminalità. Per ultimo, ma non in termini di importanza, troviamo che sia assolutamente sbagliato collegare la necessità di armare il corpo dei vigili urbani alla pericolosità dei richiedenti asilo presenti nel nostro territorio”.