Asciano, aut-aut di Nucci per l’Rsa dell’Asl: “Dopo due anni va riaperta. Sennò ci riprendiamo l’immobile”

Dopo due anni Asciano non può più aspettare: se continua a permanere la stasi sulla Rsa di San Francesco il Comune chiederà indietro l’immobile all’Asl.

A lanciare l’aut aut all’azienda sanitaria è il sindaco del territorio nelle Crete Fabrizio Nucci.

Nella primavera del 2022 la residenza, gestita da alcune cooperative, fu chiusa per una ristrutturazione. E ad oltre 24 mesi dall’inizio dei lavori il primo cittadino, che aveva chiesto di valorizzare l’edificio con una casa di comunità, ha deciso di mandare un avvertimento.

“L’Rsa è nata qualche decina di anni fa per volontà del nostro Comune. Poi fu donata all’Asl, ma con il vincolo di portare avanti la residenza. Oggi sembra che questa possibilità sia venuta meno. E se non vengono trovate soluzioni allora chiederemo indietro l’immobile. Abbiamo aspettato due anni ma non ci sono state risposte”, le parole di Nucci.

Nucci comunque chiarisce di essere aperto a confronti e interlocuzioni con i vertici della Sud Est. Sul fronte dei servizi socio-sanitari Asciano si è data da fare: la prossima settimana infatti dovrebbe essere pubblicata la manifestazione d’interesse per dare vita ad una nuova Rsa con 80 posti e ulteriori servizi complementari per persone non autosufficienti, a gestione privata.

La residenza sorgerà nel territorio di Asciano, al confine con Rapolano Terme. L’immobile è infatti previsto nel piano strutturale intercomunale dei due municipi.

Nucci ed il primo cittadino di Rapolano Terme Alessandro Starnini hanno ricevuto il via libera al progetto dalla società della salute senese. Non solo: l’ok dell’Ente consentirà l’accreditamento regionale e la possibilità, da parte dei fruitori, di utilizzare i voucher toscano per l’accesso e i servizi.

“La nostra -dice – vuole essere una risposta ai bisogni crescenti di una popolazione che sta invecchiando. Non avevamo strutture di alto livello, come invece pretendiamo di avere e come ci è richiesto dai cittadini che devono sennò andare fuori provincia o addirittura fuori regione. Vogliamo dare una risposta anche a quelle famiglie i cui propri cari hanno disabilità. Ed infine ricordo che servono servizi per l’area di Asciano – Serre di Rapolano -Rapolano Terme che conta 12mila cittadini”, conclude.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi