In fondo, se ci pensiamo quante cose occorrono affinché la sanità vada bene, lavorando a ritmo serrato e prendendosi cura di tutte le persone che hanno bisogno? Servono professionisti, che sono uomini e donne come tutti. Servono fondi, tecnologia e tranquillità. Si, perché per svolgere un lavoro così delicato serve serenità, per permettere a tutti gli operatori di potersi concentrare sul lavoro. D’’altronde, anche loro hanno diritto a vivere la vita, a innamorarsi, mettere su famiglia, crescere dei figli. Già, i figli quelle piccole persone che hanno bisogno di ogni attimo della nostra vita, per crescere, apprendere e iniziare la propria indipendenza, ma fino ad allora siamo noi i loro angeli custodi. A volte possono destabilizzare, non ci fanno dormire e poi c’è l’organizzazione e la scelta dell’asilo, spesso dettata anche dalla vicinanza della propria abitazione o del proprio luogo di lavoro. Per questo Comunità Persona Infanzia, realtà del Consorzio Arché, nel 2005 ha aperto l’asio L’Aquilone, una struttura adiacente all’ospedale Santa Maria alle Scotte, per permettere a tutti i dipendenti della struttura di portare la propria figlia o il proprio figlio vicino al luogo di lavoro. Qui, i bambini passano il loro tempo dall’asilo nido fino alla scuola dell’infanzia, fino a che non arriva il momento del grande passo delle scuole elementari.
Grazie a tutti i professionisti all’interno della struttura scolastica, i bambini vengono seguiti con cura, imparano a muovere i primi passi, a creare le prime amicizie, a scrivere, a parlare, a trovare il loro posto nel mondo. L’asilo nido e la scuola dell’infanzia costituiscono un primo passo importantissimo e fondamentale nella vita di ognuno di noi, e da oltre 17 anni, Comunità Persona Infanzia, lo svolge con grande professionalità, permettendo a tutti gli operatori sanitari di poter lavorare in tranquillità sapendo che il proprio piccolo è proprio accanto a loro.