Prosegue in viale Mazzini a Siena l’assemblea del Monte dei paschi di Siena sul bilancio 2018. La presidente di Monte dei Paschi, Stefania Bariatti, ha detto che “certamente metteremo ai voti le due proposte di azione di responsabilità” proposte da Bluebell e richieste dal suo rappresentante in assemblea, Giuseppe Bivona. La prima azione di responsabilità è rivolta agli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola per le modalità di contabilizzazione dei derivati nei bilancio 2012-2015 mentre la seconda è diretta all’ad Marco Morelli, alla stessa Bariatti e ai consiglieri Maria Elena Cappello, Fiorella Kostoris e Antonino Turicchi in merito alla carenza di accantonamenti in bilancio sui rischi legali che, ha detto Bivona nel suo intervento, “rappresentano una violazione dei criteri di chiara e prudente gestione” .
Numerosi, come al solito, gli interventi degli azionisti dopo la relazione dell’amministratore delegato Marco Morelli. Qualcuno di loro ha anche recitato una poesia dedicata al Monte dei paschi “nato con tre palle e non è da tutti”.
Monte dei Paschi sta intanto valutando se impugnare l’accordo transattivo del settembre 2015 con Nomura sul derivato Alexandria realizzato dalla precedente gestione della Banca quando era guidata dal presidente Alessandro Profumo e dall’amministratore delegato Fabrizio Viola. “Gli approfondimenti sono ancora in corso” e per la transazione con Nomura i termini di prescrizione non sono immediati. E’ quanto afferma il Cda della banca senese in una delle risposte scritte fornite agli azionisti in occasione dell’assemblea dei soci che si svolge oggi. Il Consiglio di amministrazione ha invece escluso, precisa la banca, l’impugnazione della transazione con Deutsche Bank sull’operazione, Santorini, realizzata nel 2013: “Alla conclusione” degli approfondimenti “non sono emersi profili tali da giustificare – specie in relazione all’ipotesi di truffa contrattuale evocata da alcuni soci e tenuto conto dei rischi connessi a tali iniziative – l’impugnazione della suddetta transazione”. Gli approfondimenti sui derivati Santorini e Alexandria sono stati svolti dal Cda “considerando la discontinuità manageriale intervenuta a fine 2016”.