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Beko, Capitani: “Tutela dell’occupazione e sviluppo del territorio”. Michelotti: “Nessuno sarà lasciato indietro”

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Si guarda con maggiore ottimismo all’affaire Beko dopo l’ultimo tavolo al Ministero, i cui dettagli sono stati illustrati oggi ai lavoratori da parte dei sindacati, del deputato FDI Francesco Michelotti e del vicesindaco Michele Capitani. Ottimismo che conserva però i piedi ben saldi a terra guardando alla realtà quotidiana che ogni giorni i lavoratori Beko – 285 dopo le uscite volontarie fatte da 14 dipendenti – devono affrontare sulla propria pelle.

“Dopo l’atto di indirizzo approvato dalla Giunta, ci sarà il passaggio in consiglio comunale per dare piena operatività alla società. L’immobile sarà bonificato, messo in sicurezza e reso attrattivo per il nuovo soggetto industriale. Il nostro obiettivo è riassorbire tutti i lavoratori e ridare centralità a questo territorio. Tutela dell’occupazione e lo sviluppo del lavorto, questo sito deve essere un paradigma della manifattura industriale a Siena e volano anche per tutta una serie di realtà dove dobbiamo intervenire. Ho ascoltato bene le proposte che ci sono arrivate, strade diverse che devono puntare all’unico obiettivo di riassorbire tutti i lavoratori e perché no, creare nuovi posti di lavoro. Dopo delibera di indirizzo dovremo costituire questa società, che dovrà impegnarsi a efficientare, bonificare, ammodernare il sito e tracciare dunque la strada per il futuro” ha commentato il vice sindaco Michele Capitani.

“Sulla reindustrializzazione siamo ancora all’inizio, con gli advisor al lavoro. La politica deve creare le condizioni, poi tocca al mercato fare la sua parte. È fondamentale che i soggetti coinvolti siano più di uno: più opportunità significano più solidità per il futuro. L’obiettivo è chiaro – riassorbire tutti i lavoratori – come ha ribadito il ministro Urso e tutto il governo Meloni. Le modalità si definiranno, ma nessuno deve essere lasciato indietro” è il senso dell’intervento dell’onorevole Francesco Michelotti. Che ha continuato: “Va riconosciuto a tutte le sigle sindacali, anche a quelle più distanti politicamente, il merito di aver condotto una battaglia seria che ha mantenuto la vertenza Beko al centro dell’agenda politica. Il Governo ha fatto la sua parte: dalla proroga della cassa integrazione al passaggio del fabbricato in mani pubbliche, creando le condizioni per una riconversione industriale possibile, anche se sfidante. Dispiace che, dopo una settimana intensa e positiva, ci siano ancora critiche politiche. La vertenza Beko oggi è chiara, trasparente e in discesa. Eppure il Partito Democratico ha votato contro un decreto che stanzia 200 milioni per i lavoratori in difficoltà, compresi i nostri. È un fatto politico rilevante”.

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