Il valzer del rilancio del sito Beko di viale Toselli lo ballano in tre: è questo il numero di soggetti industriali che, secondo quanto filtra dal nuovo tavolo di confronto al Ministero delle Imprese, hanno presentato manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Siena, in vista dell’uscita della multinazionale prevista per il 28 novembre.
Dall’incontro odierno – al quale hanno preso parte le sigle sindacali locali, il sindaco di Siena Nicoletta Fabio e la presidente della Provincia Agnese Carletti – è emerso che i tre potenziali reindustrializzatori, i cui nomi restano riservati, avrebbero presentato piani ritenuti sostenibili. Parallelamente sarebbero quattro le realtà con cui è in corso una fase di interlocuzione.
Beko avrebbe invece respinto altre proposte giudicate inaccettabili o difficili da attuare. I numeri dello scouting condotto dall’azienda mostrano un lavoro ampio: 192 imprese valutate, 11 accordi di riservatezza firmati, 7 visite allo stabilimento e un tour virtuale realizzato per facilitare le verifiche preliminari di eventuali investitori.
Del futuro dell’area si è discusso anche in commissione comunale Statuto e Regolamenti, dove il vicesindaco Michele Capitani ha illustrato la nascita di Sviluppo Industriale Siena srl, società partecipata dal Comune e da Invitalia e incaricata della gestione e della riqualificazione dell’impianto.
La governance prevede un amministratore unico – attualmente Domenico Tudini – con la possibilità di istituire in futuro un cda fino a cinque membri, oltre a un sindaco revisore. La sede legale è a Roma e la durata della società è fissata al 31 dicembre 2050.
Tra le priorità figurano il rifacimento e la bonifica del tetto e un aumento di capitale necessario a finanziare i lavori, il cui avvio è previsto per la metà del 2026.
Marco Crimi
https://youtu.be/EMpS_BCey8I