Beko, in Piazza del Campo le fiaccole accendono la speranza. “Anche il Papa ci sostiene, l’azienda si trova all’angolo”

“Urso, Urso dove sei?”, “La gente come noi non molla mai” e poi il Canto della Verbena e la Marcia del Palio: scaldano con la voce Piazza del Campo in una fredda sera di dicembre 150 dei 299 lavoratori dello stabilimento Beko di viale Toselli presenti ad una fiaccolata che si è svolta poco fa.

Tra cittadini, che stavano girando tra gli stand del Mercato del Campo, c’è chi applaude e chi esprime solidarietà agli operai. “Vi auguro con tutto il cuore di non provare quello che stiamo vivendo ora noi”, si sente dire da qualcuno dipendenti della multinazionale a rischio posto di lavoro.

Davanti al corteo (una ‘passeggiata solidale’, è stato precisato) , che ha fatto il giro della Piazza, lo striscione con scritto “Rsu Beko Europe Siena in lotta” e la Balzana, che da settimane accompagna la protesta.

Protesta rinvigorita dall’incontro con Papa Francesco, che domani nell’Angelus dedicherà un passaggio alla vertenza, e dalla presenza del segretario nazionale del Pd Elly Schlein di fronte ai cancelli del sito il prossimo lunedì mattina.

“Sono convinto che stiamo mettendo all’angolo l’azienda”, dice il segretario della Uilm di Siena Massimo Martini. “Beko sta sentendo la pressione da ogni territorio e questa potrebbe essere la strada giusta per raggiungere i nostri obiettivi”. Martini si  è detto “molto stimolato” dall’audizione con il Pontefice di stamani. “Ci stavamo lavorando da tempo -rivela- ma è stata comunque una sorpresa piacevole, che dimostra come l’arcivescovo Lojudice, così come il vescovo di Ascoli, si stiano adoperando seriamente per noi. Avere il sostegno della massima espressione della Chiesa non è una cosa da poco”.

Sulla stessa linea il segretario Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano: “Tutto lascia presagire che la giornata del 10 dicembre rappresenterà un elemento di novità. Lo speriamo davvero, perché il Ministro delle Imprese Adolfo Urso, nelle ultime ore, si è esposto in maniera diversa rispetto al passato. Questo ci fa pensare che potremmo trovare un’apertura concreta. È ciò che dobbiamo augurarci tutti”. Per Cesarano il gesto del Papa “è stato importante” perché “simboleggia ciò che rappresentiamo: solidarietà, tenacia e voglia di combattere per tenere aperto l’impianto” .

Con la fiaccolata di oggi “intendiamo mantenere alta l’attenzione in vista del famoso incontro di martedì al Mimit, dove ci aspettiamo che il Governo finalmente dimostri coraggio e ci dia una mano per trovare una soluzione concreta”, dice invece Stefano Borgogni della Rsu Fiom Cgil di Siena. “Non si può acquistare un’azienda e, dopo soli sei mesi, licenziare la metà della forza lavoro in Italia: questo è semplicemente inaccettabile”.

“Il 10 dicembre continueremo a ribadire con forza la nostra posizione: non accettiamo assolutamente questa situazione e continueremo a lottare finché non vedremo la luce in fondo al tunnel”, chiosa Carlo Bianco, della rappresentanza sindacale della Fim Cisl.

Marco Crimi