Beko, Invitalia nella partita dell’acquisizione del sito. Il Ministero: “Regione e Provincia si sono smarcati”

Cambiano i protagonisti della partita sull’acquisizione dello stabilimento di Beko: il Ministero delle Imprese fa sapere, in una nota, di avere avviato “interlocuzioni” con il Comune ed Invitalia per portare a conclusione l’operazione, che sarà condotta da un soggetto pubblico, “come punto di partenza per creare le condizioni favorevoli alla reindustrializzazione”  sito di viale Toselli “e alla ricerca di un nuovo investitore, restituendo così un futuro produttivo al sito”. Questo emerge dall’incontro tecnico su Beko che è in corso a palazzo Piacentini. Il Ministero, nel comunicato, giustifica la decisione “alla luce del disimpegno” della Regione e “delle delibere della Provincia di Siena, che escludono un intervento per l’acquisizione del sito, senza aver prima le garanzie di un progetto industriale”. Per lo stabilimento di viale Toselli Beko conferma lo stop alla produzione a fine 2025 e la sua disponibilità a pagare l’affitto fino a dicembre 2027.   “Nel frattempo, la società si è impegnata a facilitare la transizione verso la reindustrializzazione, destinando circa 7 milioni di euro per la gestione del canone d’affitto – si legge – , per l’individuazione di un advisor che avvii immediatamente la ricerca di un nuovo soggetto industriale e per la continuazione delle attività di bonifica”. “Il negoziato è stato lungo, ma riteniamo che vi siano solide basi per proseguire il confronto in modo costruttivo. Abbiamo già programmato altri tre incontri e siamo fiduciosi che il dialogo possa evolvere positivamente.” afferma Maurizio David Sberna, direttore relazioni esterne di Beko Europe . “La discussione è stata approfondita e ci aspettiamo che nei prossimi appuntamenti si possa consolidare ulteriormente, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile e di lungo periodo per la presenza di Beko in Italia”