Che Invitalia sia prossima a rilevare lo stabilimento di viale Toselli è decisamente probabile. Ma l’acquisizione non sarà immediata.
E quindi in quella nota del Ministero delle Imprese, che ieri, dopo l’ennesimo tavolo sulla vertenza, parlava di un protocollo Comune-agenzia governativa per rilevare l’impianto della Beko di Siena “nelle prossime ore” , devono essere riviste le tempistiche.
A fare chiarezza anche l’atto che oggi ha approvato la giunta, che è stato proposto dal vicesindaco Michele Capitani. La delibera approvata è il bollino verde per un accordo tra palazzo pubblico e Invitalia che punta a valorizzare e promuovere l’intera area di viale Toselli.
Le due parti si impegnano per “contribuire ad avviare un processo di riconversione industriale” del sito. Ma prima di procedere ad ogni operazione Invitalia dovrà effettuare “la due diligence tecnico–legale”.
“L’intesa stabilisce che Invitalia e Comune collaboreranno per avviare un processo condiviso di reindustrializzazione del sito. Questo percorso prevede approfondimenti e due diligence finalizzati a valutare le diverse opzioni e operazioni possibili per il futuro della struttura. Va sottolineato che il protocollo non definisce tempistiche precise poiché Invitalia, attraverso i suoi professionisti, sta ancora conducendo analisi per individuare la soluzione migliore – spiega Capitani-. Le possibilità includono anche l’acquisizione dell’immobile o della società che lo controlla. Al momento non ci sono certezze sugli esiti di queste verifiche, e dovremo aspettare che Invitalia completi il proprio lavoro”.
Ora è bene ripetere un concetto: salvo avvenimenti estremamente eccezionali il Governo intende mantenere i suoi impegni. E l’approfondimento della due diligence è un passaggio ‘quasi’ obbligato prima che Invitalia compri lo stabilimento. Forse è anche per questo che palazzo Piacentini si è permesso una “fuga in avanti” nella nota, parlando dell’acquisizione come cosa fatta.
“Un aspetto importante, che rappresenta una piccola soddisfazione (anche se la vera soddisfazione arriverà solo con la garanzia di sicurezza lavorativa per tutti i 299 lavoratori), è il riconoscimento del ruolo chiave del Comune di Siena. In modo del tutto eccezionale, con questo protocollo, Invitalia opererà in completa sinergia con l’amministrazione – rivendica Capitani -. Questo riconoscimento non era scontato: conferma l’importanza di mantenere un sito industriale nel territorio e di valorizzarlo anche sotto il profilo energetico, in linea con il progetto di comunità energetica che il Comune sta per avviare. In sostanza non saremo solo osservatori ma parteciperemo attivamente a questo processo, monitorando il futuro dell’immobile, coerentemente con la sua posizione iniziale, secondo cui il destino dello stabilimento è un passaggio cruciale”.
Toni entusiastici intanto dal parlamentare di FdI Francesco Michelotti: “Si tratta di un protocollo d’intesa che dimostra quanto lo Stato e l’amministrazione senese stiano rispondendo con i fatti per risolvere una crisi aziendale gravissima. Il coinvolgimento di Invitalia, elemento di solidità ulteriore, non solo è il segno tangibile del filo diretto che c’è tra Siena e Roma, ma anche di una garanzia per il mondo imprenditoriale, per tutelare i lavoratori e per la salute del tessuto industriale ed economico della nostra città”.
MC
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