Un 2026 di “riqualificazione professionale e rinascita” per lo stabilimento di viale Toselli: è questo l’auspicio del segretario della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero, dopo che il Consiglio comunale ha dato il via libera all’aggiornamento del DUP con la nascita della società Comune–Invitalia, chiamata a rilanciare l’impianto.
Un atto giudicato dalla sindacalista “indispensabile per poter costituire la società che dovrà governare la reindustrializzazione del sito di viale Toselli”.
La vertenza Beko, ha aggiunto Miniero, “è una battaglia che riguarda non solo l’occupazione, ma il futuro industriale ed economico di tutto il territorio. Questa vertenza ha rappresentato la difesa di un patrimonio produttivo e di un’idea di futuro per Siena. Crediamo che il percorso di reindustrializzazione possa concretizzarsi nei tempi previsti”.
Soddisfatto anche Massimo Martini (Uil Uilm): “Senza l’approvazione di questa delibera non ci sarebbe stata continuità nel percorso di costituzione della società tra Invitalia e Comune di Siena. Apprezziamo il lavoro dell’amministrazione e della sindaca Fabio, che ha permesso di arrivare a questo risultato. Siamo voluti essere presenti oggi proprio per testimoniare ogni passo di questo processo: il nostro obiettivo resta la reindustrializzazione di Siena, concreta e duratura”.
Martini ha poi ricordato che il 28 novembre, davanti ai cancelli della fabbrica, “organizzeremo un grande momento di partecipazione e memoria collettiva: sarà l’ultimo giorno di produzione dei congelatori a Siena. Vogliamo che tutta la città sia presente, insieme alle istituzioni, perché quel giorno non rappresenti solo una fine, ma anche un punto di ripartenza. È giusto che Siena capisca che quell’azienda, così come la conoscevamo, ha chiuso, ma la storia industriale della città deve continuare”.