La notizia che il sito di viale Toselli non voleva sentirsi dire purtroppo è stata comunicata poco fa da Beko Europe durante il tavolo del Ministero dell’Imprese: lo stabilimento di Siena dell’azienda proseguirà l’attività fino alla fine del 2025, ma poi, insieme all’impianto marchigiano di Comunanza, chiuderà. Questo è quanto hanno comunicato da Beko ai sindacati e al Governo all’incontro al Mimit. Adesso il territorio rischia di trovarsi con una vera bomba sociale visto che non è chiaro il destino dei trecento lavoratori che operano nel sito. Il confronto a Roma è ancora in corso e adesso starebbero parlando i rappresentanti del Governo. Dall’Esecutivo la richiesta alla multinazionale sarebbe quella di evitare chiusure e ritirare i licenziamenti. Con ogni probabilità poi permanente il presidio che i lavoratori stanno tenendo al momento fuori dai cancelli dell’azienda e che era iniziato stamattina. La mobilitazione si sposterà nel piazzale all’interno della Beko. Al vertice non era presente il ministro Adolfo Urso mentre è arrivata in lieve ritardo il sottosegretario Fausta Bergamotto. Assenti anche i vertici turchi mentre ci sono quelli italiani. Nel piano per il Paese la multinazionale prevede 1935 esuberi. Oltre a Siena e Comunanza, potrebbe chiudere la linea del freddo nello stabilimento lombardo di Cassinetta.I sindacati, dopo aver ricevuto la notizia, hanno chiesto una sospensione dell’incontro per coordinare le azioni di protesta con i dipendenti locali. Per domani, davanti allo stabilimento di viale Toselli, è prevista un’assemblea mentre sigle e operai devono ancora decidere se continuare il presidio che va avanti da stamani.
MC