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Beko, lunedì l’advisor Sernet visita lo stabilimento di Siena

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In viale Toselli gli operai Beko Europe vivono un pomeriggio da Giano bifronte: il volto buono è rappresentato dalla comunicazione sulla visita della Sernet, advisor scelto dalla multinazionale turca, allo stabilimento il prossimo 24 marzo; quello cattivo è costituito dalle giornate lavorative di aprile, che saranno otto, stesso record negativo di novembre.

Il primo punto è un passo importante per la futura acquisizione dell’impianto. “La visita rappresenta concretamente un impegno – le parole di Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena-. Speriamo che, una volta eliminati tutti gli elementi di criticità, si possa finalmente arrivare alla conclusione positiva dell’acquisizione dello stabilimento. Al momento, però, non c’è ancora nulla di concreto e ufficiale. Contiamo di avere notizie più precise martedì” al tavolo al Ministero “in modo da poter fornire elementi che possano rassicurare”.

Ma c’è, come detto, l’altro elemento: quello dei pochi giorni di lavoro ad aprile. Nel prossimo mese sono in programma nove giorni di cassa integrazione e tre di ferie

“Gli ammortizzatori sociali sono inevitabilmente influenzati dalla situazione generale che sta vivendo la fabbrica di Siena – puntualizza Massimo Martini,Uil Uilm Siena-. Tuttavia, vorrei ricordare che anche in passato, quando la situazione era favorevole, il mese di aprile presentava comunque una bassa stagionalità. Oggi, la situazione è certamente diversa e più complessa: le giornate lavorative sono poche, solo otto, mentre i giorni di fermo sono dodici”.

“È fondamentale, come abbiamo sempre ribadito, che gli operai continuino a svolgere la loro attività – così Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena -. Otto giorni al mese non sono sufficienti, poiché le buste paga inevitabilmente ne risentono. Tuttavia, la vertenza è ormai vicina alla fase conclusiva, ed è importante avere consapevolezza che queste persone devono continuare a lavorare, perché otto giorni al mese sono davvero troppo pochi”.

MC