Beko, manca ancora il piano industriale. I sindacati: “Il destino di Siena si svela il 20 novembre ma il sito rischia”

Le previsioni dei rappresentanti senesi dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil sono amare. Nell’incontro che si è concluso poco fa a Roma l’azienda non ha presentato il piano industriale ma ha mostrato alcune slide per il sito di viale Toselli, per quello lombardo di Cassinetta di Briadonno e per quello marchigiano di Comunanza.

“Ci hanno fatto vedere delle situazioni dove si evidenzia l’assenza di margini di miglioramento – ammette il segretario della Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero – per le linee di produzione del lavaggio e del freddo. L’azienda, con le parti sociali e con il Governo, si è detta disponibile ad evitare ulteriori perdite di cassa. Ma se non ci sono investimenti allora vuol dire che questo è un accompagnamento dolce alla chiusura”.

Il nuovo round sarà il 20 novembre al Ministero del Made in Italy. In quell’occasione Beko dovrebbe svelare il piano di ristrutturazione per la parte del settore elettrodomestico ed anche, finalmente, i dettagli di un piano industriale, che oggi a palazzo Piacentini è stato solamente sfiorato.

Il sito di viale Toselli si aggrappa per ora al Golden Power. “Ci hanno detto che faranno il possibile per rispettare i dettami”, aggiunge Miniero, mentre per il segretario della Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano “questa misura dovrebbe andare avanti almeno fino a quando proseguirà la trattativa con le organizzazioni”.

Ma per Cesarano la situazione “è drammatica”. E prosegue: “Non hanno detto che chiudono viale Toselli ma sembra un dato di fatto. Noi abbiamo ricordato come sia necessario il mantenimento delle strutture in Italia”.

L’assenza di un piano industriale, secondo il segretario della Uilm di Siena Massimo Martini, “era preventivata. Intanto – ha aggiunto – prendiamo tempo e vediamo se riusciamo a trovare una soluzione più avanti. Su viale Toselli bisogna lavorare e capire quali possibilità ci sono”.

Critiche all’azienda sono arrivate dal presidente della provincia Agnese Carletti: “Nessun dato oggettivo e nessun progetto, soprattutto nessun rispetto per lavoratori e lavoratrici che stasera avevano diritto almeno ad avere risposte e che dovranno aspettare la convocazione di un nuovo tavolo che, tuttavia, sembra solo un modo per rinviare ulteriormente decisioni che sembrano già’ prese. Delusione anche per l’atteggiamento del Governo, per niente incisivo nei confronti dell’azienda ed evasivo rispetto all’utilizzo del Golden Power”.

Le istituzioni locali intanto si sarebbero dette disponibile a dare una mano a Beko sui progetti. Attesa per domani la presa di posizione del sindaco Nicoletta Fabio,

Intanto anche il capodelegazione del Pd al Parlamento Europeo Nicola Zingaretti annuncia un’interrogazione. “Alla commissione europea chiediamo un intervento e, soprattutto, quali strategie intende mettere in campo per mantenere la competitività su questo settore, evitando le delocalizzazione e quindi la perdita di posti di lavoro. I lavoratori meritano certezze, e l’Europa deve mostrare il proprio impegno per sostenere l’occupazione e la produzione locale in un settore strategico come quello degli elettrodomestici”, le sue parole.

MC